Domenico è morto, il bimbo di 4 anni non ce l’ha fatta: lo strazio della mamma (2 / 2)

Domenico Bandieramonte, il bimbo di 4 anni, ricoverato all’ospedale San Vincenzo di Taormina, non c’è l’ha fatta. Il suo cuoricino ha smesso di battere nella notte. La notizia del decesso del bambino, la cui storia abbiamo imparato a conoscerla dai racconti della sua giovanissima madre, Ambra Cucina, è stata diffusa sui social da alcuni amici della donna. Secondo i familiari, il minore avrebbe contratto un batterio in ospedale, l’Enterococco, che ha presto raggiunto gli organi vitali.

La storia del piccolo Domenico ha avuto inizio il 29 giugno scorso quando il bimbo ha iniziato ad avere nausea e diarrea. Il giorno seguente, la madre lo ha portato al pronto soccorso di un ospedale di Catania, rimandandolo a casa, parlando di virus intestinale. Dato che la situazione non migliorava, i genitori hanno riportato il bambino nuovamente in ospedale, sentendosi ripetere le stesse cose. A questo punto i familiari del bimbo hanno scelto di rivolgersi al San Marco di Catania dove, dopo una notte in osservazione a causa di alcuni valori alterati, è stata decisa l’applicazione di un sondino.

Proprio qui, a detta dei familiari, Domenico avrebbe contratto in ospedale un batterio, l’enterococco, che ha colpito tutti gli organi, dal cuore ai reni. A Messina, i medici hanno accertato un’infezione da Enterococco. In fin di vita, il bimbo è stato trasferito all’ospedale di Taormina, dove però sono emerse conseguenze gravissime al cervello.

Riguardo a quest’ultimo ospedale, mamma Ambra ha spiegato: “Mio figlio ha avuto tre arresti cardiaci. I medici sono riusciti a far riprendere tutti gli organi compromessi ma una Tac ha evidenziato un edema cerebrale e i sanitari hanno deciso di fare un esame accurato per capire se è ancora presente una attività. Ma io non lo abbondonerò mai, fino a quando batterà il suo cuoricino non farò staccare la macchina che lo tiene in vita”.

Ambra Cucina ha precisato: “Mio figlio stava bene quando è stato ricoverato, quell’infezione si prende soprattutto negli ospedali. Finché il cuore del mio bambino batterà io non mi rassegnerò e continuerò a chiudere giustizia”. Questa notte è arrivata, via social, la notizia che nessuno voleva sentire. Dopo i tanti appelli di mamma Ambra, le sue disperate richieste di aiuto, dicendosi disposti a pagare quel che avevano pur di veder salvo il loro bambino che “si stava gonfiando” a livello di testa (queste le sue parole), è arrivata  la tragica notizia. Domenico non ce l’ha fatta. La salma sarebbe stata sottoposta a sequestro da parte della Procura della Repubblica per degli accertamenti.