Il feretro della povera Sara Campanella è giunto, nel primo pomeriggio di ieri, sabato 5 aprile, a Portella di Mare, frazione di Misilmeri, nel Palermitano, in cui la famiglia della povera studentessa vive. I genitori hanno preso una decisione molto toccante : hanno chiesto il massimo rispetto per questo momento da vivere solo con i familiari e gli amici più stretti.
Una scelta legittima, comprensibile, dopo la dipartita della loro adorata figlia, in questo modo barbaro quanto improvviso e contro natura, dal momento che il decesso di un figlio, prima di un genitore, è davvero impossibile da accettare.
Oggi, domenica 6 aprile, a partire dalle 10.30, sarà allestita la camera ardente nella chiesa delle Anime Sante in piazza Comitato, in attesa dell’ultimo saluto alla povera studentessa, previsto domani, lunedì 7 aprile, alle 10.30, nella chiesa San Giovanni Battista di Misilmeri.
Proprio qui sarà celebrato il funerale di Sara, presieduto dall’arcivescovo Don Corrado Lorefice. L’ultimo saluto alla 22enne, verrà dato, dunque, nelle prossime ore e il primo cittadino Rosario Rizzolo , in segno di vicinanza allo strazio della famiglia, ha proclamato il lutto cittadino per lunedì.
La stessa decisione è stata presa anche dal sindaco Roberto Lagalla, della Città Metropolitana di Palermo. Purtroppo nessuno ci ridarà indietro Sara e il suo nome figura nel tremendo elenco, arrivato già a 11, delle donne che hanno perso la vita da inizio 205, per mano di un uomo a causa di un interesse non corrisposto, di un sentimento finito, di un puro delitto d’impeto etc. Non ci sono parole, solo tanta amarezza e sconcerto.