Il dolore al piede, soprattutto nella zona tra il terzo e il quarto dito, può nascondere un disturbo più serio. Un sintomo apparentemente banale, ritenuto sovente di passaggio, potrebbe essere in realtà il campanello d’allarme di una problematica più seria e da non sottovalutare. Si tratta di un’irritazione o degenerazione di uno dei nervi plantari, che provoca un fastidio pungente e insistente, spesso paragonato alla sensazione di avere un sassolino nella scarpa.
Il neuroma di Morton, o metatarsalgia di Morton è una condizione particolarmente frequente nelle donne e può manifestarsi con dolore intenso, bruciore e formicolio nella pianta del piede. T Solitamente si descrive la sensazione come un fastidio persistente che peggiora camminando o indossando scarpe strette.
Anche semplici calzature inadeguate, come tacchi alti o modelli troppo stretti, possono aggravare il problema e contribuire al suo sviluppo. Le cause principali del neuroma di Morton sono legate a pressione e irritazione cronica del nervo interessato. Fattori di rischio includono calzature inadatte, sport come corsa e jogging, e particolari deformità del piede, tra cui dita a martello, borsiti, piedi piatti o archi plantari elevati.
Tutti questi elementi aumentano la probabilità che il nervo venga sollecitato in maniera eccessiva, causando infiammazione. La diagnosi si basa su un esame clinico approfondito, supportato da strumenti diagnostici come raggi X, ecografie o risonanza magnetica, utilizzati soprattutto per escludere altre patologie o fratture.
L’osservazione diretta del piede e dei sintomi riferiti dal paziente è fondamentale per individuare la corretta origine del disturbo e stabilire un percorso di trattamento mirato. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi. Nelle fasi iniziali si privilegiano approcci conservativi: cambi di calzature, plantari, cuscinetti metatarsali e, in alcuni casi, iniezioni di corticosteroidi. Quando il sintomo persiste, si può ricorrere alla chirurgia, volta a ridurre la pressione sul nervo o, in casi estremi, alla rimozione dello stesso.