"Dobbiamo prepararci" . L’annuncio del Generale gela gli italiani (2 / 2)

Il Generale Carmine Masiello ha dichiarato:  “Per chiudere la polemica basterebbe ripartire da queste parole: “L’Esercito non vuole la guerra, ma ci dobbiamo preparare. Non penso che i nostri uomini in Libano la vogliano. Sono nei bunker, vogliono la pace, ma sono pronti a fare la guerra”.

L’Unità, riprendendo il discorso di  Masiello, mette in risalto il fatto che il generale, a suo dire, conosca solo gli articoli costituzionali che gli  fanno comodo, tralasciando gli altri. A proposito dell’intervento bellico, è come se dicesse che il nostro Paese rifiuti lo scontro con tutte le sue forze, se fatta per conquistare e sottomettere, accettando quella fatta per proteggere i propri cittadini.

Sull’Unità, a fine articolo, è riportato un grosso interrogativo: “Il governo farà finta di niente? Si può mantenere al vertice dell’esercito un ufficiale guerrafondaio?”, chiosando: “Sarebbe veramente una follia se il generale restasse al suo posto”. Un modo come un altro per dire che Masiello dovrebbe andarsene via.

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I conflitti sono vecchie quanto il mondo. Gli stati o si preparano per colpire o per difendersi e  l’esercito serve a proteggere il nostro Paese,  seminando decessi, strazio senza fine.  Alla luce si quanto sta succedendo tra Russia e Ucraina, e in svariate altre parti del mondo, è doveroso, forse, rivisitare il ruolo dell’esercito.

Per farlo, occorre chiedersi quanto, per davvero, gli italiani vogliano avere un generale come Masiello, alla guida dello stesso. Le polemiche, dopo le sue dichiarazioni, non si placano E voi, cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti, ovviamente, proprio per comprendere qual è il punto di vista dominante nella nostra penisola, quella che segue gli eventi di scottante attualità e che non può fare a meno di parlarne.