Dispersi nel Natisone, hanno chiamato i genitori: cosa è successo (2 / 2)

Purtroppo come si  è appreso dalla stampa nazionale i ragazzi si sono abbracciati per cercare di contrastare la forza del fiume, che ha separato questi ultimi e quindi sono stati trascinati in direzioni diverse, per questo è complesso cercare i giovani.

Tra l’altro nel puno in cui i ragazzi sono stati trascinati via dalla corrente vige come da ordinanza locale il divieto assoluto di balneazione perché c’è pericolo di annegamento. I cartelli sono affissi in tutta l’area. Il rischio ha spiegato il sindaco è dovuto proprio alle piene improvvise che il fiume può avere.

I familiari dei tre giovani sono arrivati sul luogo della sparizione e stanno seguendo dal punto più vicino possibile le ricerche. La speranza non si affievolisce nei loro cuori, ma non deve essere facile vedere i rivedere i propri figli per l’ultima volta solo da un video che continua a girare sul web. Con loro c’è una psicologa che gli sta aiutando in questi delicati momenti.

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale è stato ritrovato proprio in queste ore il cellulare utilizzato proprio da Patrizia per chiamare i soccorsi. Infatti prima dell’allarme dei passanti era giunto alla centrale operativa dei Vigili del Fuoco proprio la richiesta di soccorso da parte di Patrizia.

La localizzazione del cellulare è stata possibile in quanto i soccorritori hanno utilizzato un drone dotato di tecnologia di ultima generazione che consente di localizzare il segnale di un cellulare anche se spento. Il segnale aveva agganciato una cella telefonica lì vicino.

Vedremo nelle prossime ore che cosa accadrà la ricerca dei ragazzi continuerà anche nelle ore notturne.