Dimmi quanto è grande il tuo polpaccio e ti dirò quanto vivrai (2 / 2)

Un recentissimo studio è arrivato alla conclusione che la misura della  circonferenza del polpaccio è preziosissima per valutare  lo stato di salute degli over 80, intervenendo tempestivamente per migliorare il loro quadro clinico, evitandone il peggioramento. Con l’invecchiamento, è inevitabile che si perda massa muscolare e questo aumenta il rischio di decesso.  

Ecco che, la misurazione della circonferenza del polpaccio destro si rivela una manna dal cielo. Effettuandola con il piede appoggiato a terra, aiuta a identificare i pazienti con una ridotta massa muscolare, specialmente tra gli over 80,  prevedendo quello che accadrà nei dieci anni successivi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Experimental Gerontology,  ha evidenziato che un polpaccio inferiore a 30 cm di circonferenza negli uomini e a 28 cm di circonferenza nelle donne è associato a un rischio di decesso triplo, mentre valori superiori a 35 cm negli uomini e 33 cm nelle donne, riducono del 70% il rischio di decesso.

Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, ha dichiarato: “Muscoli tonici riducono il rischio di cadute, disabilità e complicazioni postoperatorie e si associano a una minore probabilità di decesso per qualsiasi causa”. Lo studio di cui vi parliamo si avvale del  “nastro” misuratore,  realizzato grazie al prezioso contributo di Abbott Nutrition, il quale ci dice qual è la soglia di massa muscolare al di sotto della quale si corre maggiormente il rischio di avere a che fare con importanti problematiche psico-fisiche, sino addirittura al decesso.

La perdita muscolare è legata a numerose complicazioni, come il declino cognitivo e riduzione delle capacità cardiovascolare. Lo studio ha monitorato  364 anziani della regione del Sirente, in provincia de L’Aquila, per 10 anni, suddividendoli in gruppi in base alla circonferenza del polpaccio.

Dal monitoraggio è emerso che, nei 10 anni successivi, il rischio di decesso è triplicato per chi ha una bassa massa muscolare. Intervenendo tempestivamente, è possibile attuare dei comportamenti preventivi, come ad esempio l’effettuazione di  camminate regolari, migliorando la qualità del sonno, riposando correttamente e praticando un’attività fisica regolare.