Diana, arriva l’autopsia sul corpo della piccola: cosa è emerso (2 / 2)

Dal primo parziale esito dell’esame autoptico sul corpicino della piccola Diana, è emerso che non c’è una causa “evidente” o violenta della morte. Anche se i medici si riservano di fare ulteriori accertamenti, confermano che la bimba sarebbe morta per “consunzione” dovuta alla fame e alla sete.

Nello stomaco della piccola, è stata trovata una scarsa quantità di materiale; lo stesso che è stato ritrovato sotto il cuscino appoggiato al lettino da campeggio in cui la bimba era stata lasciata dalla madre Alessia Pifferi, prima di partire per Leffe, dal suo compagno, sentendosi finalmente libera. Il materiale dovrà essere analizzato e solo allora sapremo di cosa si tratta.

Ma il lavoro dei medici è ancora molto lungo: dovranno, infatti, analizzare i tessuti prelevati, fare una radiografia dello scheletro per valutare l’ipotesi di fratture precedenti alla morte e capire se l’ipotesi dei maltrattamenti possa essere, almeno quella, esclusa.

Diana è deceduta sicuramente prima delle 48 ore precedenti al ritrovamento, ma i medici, nella relazione finale che depositeranno sul tavolo del pm Francesco De Tommasi, sapranno fornire informazioni più dettagliate e precise a riguardo. Quindi ci vorranno alcun settimane per una prima relazione degli esperti, nominati nell’inchiesta della Squadra mobile, coordinata dal pm di Milano Francesco De Tommasi.

In questa settimana, conclusasi l’autopsia, dovrebbero essere celebrati i funerali di questo piccolo angelo, le cui spese saranno pagate da Palazzo Marino, che ieri ha osservato un minuto di silenzio in aula. Per l’ultimo saluto alla piccola sarà presente il sindaco Beppe Sala. Per la Procura il quadro probatorio è talmente solido che si arriverà, probabilmente nei prossimi mesi, ad una richiesta di processo con rito immediato per omicidio volontario pluriaggravato a carico della donna.