Di Maio fuori dal parlamento. Di Battista è un fiume in piena: parole dure contro Luigi (2 / 2)

Il riferimento è ad Alessandro Di Battista, un politico e attivista italiano, deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana con il Movimento 5 Stelle. Ex collega di partito di Di Maio che, come noto, è uscito dal M5S, fondando Impegno Civico. Dibba, in versione scatenata, contro il Ministro degli Esteri uscente, non ha risparmiato colpi.

A molti sono sembrate davvero inappropriati i suoi non richiesti consigli rivolti all’ex amico: “Gli consiglio di studiare, di prendersi una laurea, di vivere la vita reale che, forse, negli ultimi anni non ha vissuto”, ha detto, aggiungendo: “Non provo alcuna gioia, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. Gli consiglio di stare alla larga dal mondo della politica perché c’è vita al di fuori dei palazzi”.

Un Di Battista scatenato, senza freni, che arde dalla voglia di commentare, ridimensionare e polemizzare. Non vuole dare risalto alla vittoria della Meloni poiché arrivata con l’affluenza più bassa di sempre, “in nome di metà del popolo italiano”, dice.

Non vuole assolutamente riconoscerle dei meriti, anzi tuona: “Meloni ha vinto senza fare nulla, non ha neanche azzeccato la campagna elettorale, le hanno consegnato il Paese. Ed è ridicolo Letta quando dice che se ha vinto è colpa di Conte che ha fatto cadere il governo. Sapeva che l’ammucchiata indecorosa che ha accompagnato il governo Draghi avrebbe favorito FdI: non ha fatto nulla per vincere”

Il Partito Democratico sembra aver fatto di tutto per perdere, mentre riguardo al M5S ha affermato: “Ha avuto obiettivamente un recupero importante, che in pochi avrebbero immaginato 3-4 settimane fa. Il merito è di Conte, che ha azzeccato la campagna elettorale. Ora mi auguro che le cose dette vengano mantenute nei prossimi mesi, a partire dal no all’invio d’armi in Ucraina e al cambio di passo sulla guerra”. Un Di Battista che non ha risparmiato colpi, affondi, critiche, polemiche. Ha osservato tutto e ha tratto le sue conclusioni, senza peli sulla lingua. E voi, da che parte siete?