"Di chi è quel DNA". La rivelazione choc dell’avvocato di Alberto Stasi (2 / 2)

Da quanto appreso appunto il caso rimane ancora aperto e in questi giorni sono state analizzate nuove tracce di DNA, in particolare quelle di Ignoto 3. I legali di Stasi non hanno dubbi: si saprebbe infatti a chi apparterrebbe quel DNA trovato nella bocca di Chiara Poggi.

“Abbiamo un Dna completo, leggibile, sia nucleare che Y. Non appartiene né ad Alberto né ad Andrea Sempio. Chi parla subito di contaminazione, senza certezza, sbaglia: oggi abbiamo un profilo maschile ignoto e dobbiamo capirne l’origine. Se fosse davvero una contaminazione, dovremmo dimostrare chi è il contaminante” – ha detto Giada Bocellari avvocata di Stasi.

“Se accettiamo che tutto è contaminato, allora anche il Dna trovato sui pedali della bici, usato come prova a carico di Stasi, potrebbe esserlo stato. Dobbiamo essere oggettivi e non normalizzare l’ipotesi della contaminazione” – ha continuato a spiegare la legale dinanzi alla stampa nazionale.

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Al momento gli inquirenti stanno analizzando varip materiale trovato a casa Poggi tra cui anche la spazzatura. Molti di questi elementi erano stati conservati con cura e alcuni di questi non erano mai stati analizzati in quanto ritenuti non utili da chi all’epoca indagò appunto sul caso.

Adesso con le nuove tecniche investigative si sta cercando di dare soluzione definitiva ad uno dei casi di cronaca che hanno davvero fatto scalpore qualcosa di davvero assurdo che nessuno si sarebbe mai aspettato. Le legale di Stasi è sicura che il suo assistito sia finito in reclusione in maniera ingiusta e tutti sono pronti a provarlo. Ma chi ha tolto quindi la vita a Chiara se non si tratta di contaminazione? Anche l’avvocato di Sempio ritiene da sempre che Chiara sia stata colpita da un sicario, una sorta di 007.