Denise Pipitone, l’esito del test del DNA sulla ragazza bosniaca (2 / 2)

La storia della piccola Denise Pipitone continua a commuovere l’Italia intera e ci siamo tutti affezionati a questi due genitori che sono entrati nelle nostre case, attraverso innumerevoli appelli, pur di avere notizie sulla loro bambina. Solo pochi giorni fa, si è parlato di una certa Denisa; una giovane bosniaca, 20enne, con i capelli scuri che abita in un palazzo popolare alla periferia nord-est di Roma.

Il nome ci fa venire in mente quello di Denise e ha in comune con lei la stessa data di nascita. Così, i carabinieri, martedì 21 febbraio, si sono recati da lei per prelevarle il Dna. Non ci sa come si sia arrivati a lei. Questo è quanto riportato dall’autorevole Messaggero. La giovane, intervistata da Quarto Grado, ha raccontato che le hanno fatto un tampone, dicendole che è nata nello stesso anno di Denise, mentre secondo l’anagrafe è venuta al mondo, in Bosnia, a settembre 2002, ossia due anni dopo la bimba scomparsa da Mazara del Vallo.

Alla giornalista di Quarto Grado, la ragazza ha riferito che le sono state mostrate delle foto di un uomo (Pietro Pulizzi), senza fornirgli ulteriori dati. Denisa ha ribadito di non conoscere Pietro e di essere vissuta con la nonna, in Bosnia. A 3 anni, sarebbe stata per poco tempo in Italia ma non ha sue foto di quel periodo. Poco fa è arrivata la notizia che ha vanificato ogni speranza di aver ritrovato Denise. L’esito del Dna, ossia della prova suprema, sulla 20enne Denisa, ha dato esito negativo.

Gli accertamenti genetici sono stati disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello. Ieri sera, nel corso della puntata di Quarto Grado,  si è parlato del test del Dna; cosa di cui i genitori della piccola di Mazara non erano a conoscenza. Difatti, poco dopo la puntata, Piera Maggio e Pietro Pulizzi, stando a quanto riportato da Fanpage.it, hanno commentato così la cosa: “Non eravamo a conoscenza di tale accertamento. Rimaniamo sempre speranzosi ma con i piedi ben piantati a terra in attesa di notizie concrete. Non possiamo permetterci illusioni dolorose”.

Sui social, i genitori di Denise Pipitone si sono lasciati andare ad un ulteriore sfogo: Un tuffo al cuore, sono fatti che non dovrebbero nemmeno accadere. Le notizie, ‘specialmente quelle particolari’ dovrebbero passare prima da noi genitori e dopo alla stampa, (con tutto rispetto). Questo non è umanamente corretto”. Dello stesso parere, parlando di fughe di notizie che non dovrebbero accadere, è il legale Giacomo Frazzitta, sempre accanto alla famiglia di Denise. Purtroppo l‘esito del Dna sulla ragazza bosniaca si è concluso con un nulla di fatto.