Denise Pipitone, l’annuncio improvviso di Piera Maggio: “Matteo Messina Denaro sa..” (2 / 2)

Dov’è Denise Pipitone? Una domanda che, dal 1 settembre 2004, si pongono continuamente i suoi genitori, gli inquirenti e tutti i telespettatori che hanno ascoltato i disperati appelli di una madre e di un padre che non hanno mai perso la speranza di poter riabbracciare la loro bambina. La speranza è che Denise possa essere viva, da qualche parte.

Nel corso degli anni, sono state passate in rassegna tante piste e l’ipotesi più plausibile è che la piccola, che oggi avrebbe poco più di 20 anni, sia stata rapita e consegnata a qualcuno. Attraverso i social, in particolare via Facebook, i genitori di Denise, pochi giorni fa, hanno sottolineato l’esigenza di una commissione d’inchiesta parlamentare. In particolare, fa riflettere un loro post in cui è racchiusa tutta la sofferenza di chi, da troppi anni, è stanco di non sapere: ” Noi genitori, Denise stessa, abbiamo pagato un prezzo troppo alto per l’incompetenza del luogo di pertinenza, oltretutto retrograda e pregiudizievole. Ci sono luoghi, posti, città in cui probabilmente necessiterebbe che a svolgere l’indagine fosse gente molto preparata e lontano dal luogo del delitto”.

Chiedono, dunque, una Commissione d’Inchiesta Parlamentare “per capire, verificare il lavoro svolto, il perché si sia costruita ‘una cattedrale nel deserto’. Dov’è Denise, perché tranne noi nessuno la cerca, nessuna ricerca della verità, anzi al contrario, pare ci siano tutte le intenzioni che questo caso cada nel dimenticatoio, almeno che non sia la stessa Denise a venirci a raccontare i fatti. Un dolore immane, un incubo senza fine ma soprattutto un vero fallimento dello Stato italiano

Dopo lo storico giorno, a detta della premier Giorgia Meloni; giorno dell’arresto, dopo decenni di latitanza, del boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, mamma Piera Maggio e papà Pietro Pulizzi, via Facebook, hanno scritto un messaggio davvero forte:  “Chiediamo allo Stato italianoai magistrati che se ne prenderanno carico. Dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito al boss Matteo Messina Denaro, qualcuno cortesemente chieda al boss, se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise? Grazie”.

Perché citano il nome di Messina Denaro? Come sappiamo, proprio quando Denise scomparve da Mazara del Vallo, il latitante, oggi in manette, era il capomafia della zona del Trapanese. E’ lecito che i genitori della piccola si chiedono se possa essere in possesso di informazioni legate alla loro figlia che, da troppi anni, è nel limbo degli scomparsi, nonostante appelli, ricerche, piste, processi. L’arresto di Messina Denaro, potrebbe servire a far luce su quanto accaduto alla bimba di Mazara del Vallo? La speranza è questa.