
Dalla prima mattina di oggi, 14 maggio, sono in corso alcune perquisizioni ordinate dalla procura di Pavia all’interno dell’abitazione di Andrea Sempio, attualmente indagato per il delitto della Poggi, situata a Voghera e in quella dei suoi genitori, a Garlasco, in cui avvenne il delitto 18 anni fa. L’operazione è coordinata dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano.
Le perquisizioni sono state estese alle abitazioni dei due amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra ,che Andrea avrebbe sentito la mattina del delitto, e che frequentavano l’abitazione di via Pascoli, essendo amici di Marco Poggi, e sono stati sequestrati anche cellulari e pc.
Una indagine che sta riscrivendo completamente la storia del delitto e delle indagini dell’epoca nella convinzione che il vero colpevole del delitto di Chiara non sia Alberto Stasi, suo fidanzato all’epoca.

Le perquisizioni effettuate questa mattina segnano un passo in avanti nelle indagini che starebbero sempre più stringendo il cerchio su Sempio, difeso dai legali Angela Taccia e Massimo Lovati che si è sempre detto innocente e totalmente estraneo al delitto. M
.Ma cosa si sta cercando? Lo strumento del delitto, un attizzatoio. Gli inquirenti sono convinti di poter trovare materiale utile a chiarire ulteriormente il quadro delle indagini. La nuova inchiesta della procura di Pavia è stata in questi mesi fortemente osteggiata dalla famiglia Poggi e dai suoi legali, che ritengono non sussistenti ricostruzioni alternative, sostenendo che il colpevole del delitto figlia sia Alberto Stasi già condannato in via definitiva