Caso Sarah Scazzi, la triste notizia: è deceduto (2 / 2)

Dopo 40 anni all’interno della Magistratura, di cui è stato un simbolo della giustizia in campo ambientale ed un riferimento per i pubblici ministeri pugliesi, un grande nome se n’è andato via per sempre. Parlo dell’ex procuratore capo della Repubblica di Taranto Franco Sebastio, che è deceduto a ottant’anni. Stando a quanto trapelato sin dalla notizia del decesso, Sebastio era ammalato da diverso tempo ma di questo ne erano a conoscenza solo le persone di cui si fidava.

Il suo nome è strettamente legato a Taranto e alla storia della sua città. Fu lui, infatti, come procuratore capo della Procura tarantina, a guidare il pool di inchiesta dei magistrati sul caso Ilva sotto la gestione del gruppo industriale privato Riva. Sebastio si è aspramente battuto contro l’inquinamento industriale. Avviò l’inchiesta sull’Ilva gestita dai Riva chiamata ‘Ambiente Svenduto’.

Nel 2017 fu candidato sindaco per una lista civica e fu poi nominato dal primo cittadino Rinaldo Melucci assessore alla Cultura e alla Legalità. Sebastio, da domenica sera, era ricoverato all’ospedale Moscati ed è in un letto del nosocomio che si è spento, lasciando un fortissimo sgomento nel mondo della giustizia, di cui è stato un grande portavoce. Oltre alle numerose indagini sull’inquinamento, portò avanti una delle prime inchieste per mobbing in relazione al trasferimento di lavoratori del Siderurgico “indesiderati” nella palazzina Laf.

Sebastio, come in molti sapranno, si occupò anche del caso di di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana   buttata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Il procuratore iniziò la sua carriera da cancelliere, a 20 anni, poi vinse il concorso in magistratura. Nel 1982 da pretore di Taranto “firmò” la prima sentenza per inquinamento (“Getto pericoloso di cose”) contro i responsabili del Siderurgico. Fu procuratore aggiunto e poi procuratore dal 2008, a 65 anni, fino alla pensione.

La  patologia lo ha colpito qualche anno fa, ma solo una cerchia ristrettissima ne era a conoscenza. Le cure oncologiche per provare a vincere quell’ultima battaglia aveva fatto ben sperare fino a poche settimane fa quando la situazione si è aggravata. Franco Sebastio, il magistrato che ha combattuto le neoplasie a Taranto, è stato strappato via  da quello stesso male che aveva provato a debellare dalla sua terra. Con tutte le sue forze, ma senza riuscirci.