Delitto di Avetrana, colpo di scena improvviso: la decisione della Corte di Strasburgo

Sono arrivate importanti novità in questo periodo su uno dei casi di cronaca più gravi che l'Italia abbia mai appreso, vediamo cosa è successo. Una decisione importante.

Delitto di Avetrana, colpo di scena improvviso: la decisione della Corte di Strasburgo

In Italia in questi giorni sono accaduti fatti di cronaca di una certa rilevanza, basti pensare ad esempio a quanto accaduto a Mascalucia, in provincia di Catania, dove la 24enne Martina Patti ha ucciso la sua figlioletta, Elena Del Pozzo, di quasi 5 anni. La madre è stata arrestata e sarebbe stata lei stessa a confessare il delitto e ad indicare il luogo in cui si trovava sepolta la figlioletta, ovvero in un campo incolto a circa 200 metri dalla casa in cui le due abitavano assieme.

Anche la Puglia, e il Salento in particolare, sono stati scossi da un terribile omicidio-suicidio avvenuto domenica scorsa a Novoli, in provincia di Lecce, dove un uomo ha ucciso sua moglie per poi togliersi a sua volta la vita morendo carbonizzato all’interno della sua vettura. Un episodio che ha scosso il Paese intero. Ci sono casi di cronaca però che ancora a distanza di anni fanno parlare di sè, e uno di questi è quello della giovanissima Sarah Scazzi, la 15enne uccisa ad Avetrana (Taranto) il 26 agosto 2010. Sul caso in questo periodo sono arrivate importantissime novità.

Una decisione importante

Come è risaputo, per il delitto della giovanissima Sarah sono imputati e accusati di omicidio Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, rispettivamente zia e cugina della vittima, condannate all’ergastolo. Nel procedimento è indagato anche Michele Misseri, zio di Sarah e marito di Cosima, il quale deve rispondere di soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. 

Fu proprio Misseri a far ritrovare il corpo senza vita di Sarah in campagna, affermando di aver trovato il cellulare della nipote proprio lì vicino, un cellulare che risultava bruciato. Misseri dovrà scontare 8 anni di prigione, ma negli scorsi mesi è arrivata una notizia che ha avuto del clamoroso e che ha fatto parlare tutta Italia. 

L’avvocato Nicola Marseglia, che segue Sabrina, ha infatti presentato ricorso presso la Corte di Strasburgo per “violazione dei diritti della difesa“. I legali di Sabrina con questa mossa puntano a riaprire il caso, e il ricorso dell’avvocato Marseglia si basa sulla figura di Michele Misseri. Secondo il legale di Sabrina sarebbero stati condotti una serie di errori durante la fase di indagini preliminari, affermando che “è stato provato e straprovato” che Michele è una persona che facilmente si lascia trascinare. Il metodo erroneo degli investigatori, secondo l’avvocato Marseglie, consiste nel “tirare fuori da Michele Misseri tutto quello che si può”.

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