Decesso Cavalli, i sintomi a cui prestare attenzione (2 / 2)

Roberto Cavalli si è spento ieri, a Firenze, città d’arte che gli ha dato i natali. Sappiamo a mezzo stampa che era ammalato da tempo e che, negli ultimi giorni, le sue condizioni sono drasticamente e irreversibilmente peggiorate, sino al decesso.

Si vocifera, dunque l’indiscrezione va presa con le pinze, che ad aver determinato il decesso del famoso stilista fiorentino sia stata una neoplasia polmonare, il cui più importante fattore di rischio è il fumo di sigaretta, non solo quello attivo ma anche il fumo passivo.

La probabilità di ammalarsi è direttamente proporzionale al numero di sigarette fumate nel corso della vita, come riportato dall’autorevole sito dell’Airc che si occupa di illustrare i fattori di rischio della neoplasia, peraltro una delle più frequenti a livello mondiale.

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Tra i fattori di rischio della neoplasia ai polmoni troviamo anche i   cancerogeni chimici come l’amianto (asbesto), il radon,  i metalli pesanti, l’inquinamento atmosferico,  ereditarietà, specie se ad esserne colpiti sono genitori o  fratelli e sorelle,  e precedenti malattie polmonari o trattamenti di radioterapia che hanno colpito i polmoni.

Ma quali sono i sintomi cui prestare attenzione? Il sito dell’Airc ce li illustra:  tosse continua che non passa o addirittura peggiora nel tempo, raucedine, presenza di sangue nel catarro, respiro corto, dolore al petto che aumenta nel caso di un colpo di tosse o un respiro profondo, perdita di peso e di appetito, stanchezza, frequenti infezioni respiratorie (bronchiti o polmoniti) o che ritornano dopo un trattamento.