Il botulino si può trovare, sotto forma di esotossine batteriche, in parecchi alimenti che acquistiamo sugli scaffali dei supermercati o direttamente al banco ma, in particolare, nella carne e nel pesce in scatola. Gli esperti invitano a prestare la massima attenzione ai salumi insaccati, alle conserve e ai vegetali conservati sott’olio, così come alle olive nere. Le probabilità di contaminazione sono maggiori per i prodotti alimentari, che non vengono sempre preparati nel rispetto delle corrette norme igieniche.
Il botulino è facile da notare, in quanto il coperchio degli alimenti contaminati ha un particolare aspetto che si vede a occhio nudo. E’ ringonfio in modo innaturale e ricoperto muffa, dall’ odore sgradevole o irrancidito. Va precisato che 75 nanogrammi di neurotossina botulinica potrebbero comportare il decesso di un adulto, mentre un grammo di essa potrebbe uccidere circa dieci milioni di persone, quindi si tratta di una delle tossine più velenose e pericolose al mondo.
Il rischio di intossicazione si riduce, portando all’ebollizione gli alimenti a rischio circa dieci minuti prima del loro consumo. Gli esperti consigliano di cuocere le verdure in una soluzione contenente acqua e aceto in uguale percentuale, invasandole, aggiungendo l’olio e pastorizzando dopo aver chiuso il barattolo.
Marmellate e confetture dovrebbero essere preparate utilizzando frutta e zucchero in parti uguali. Se viene ridotto il quantitativo di zucchero va aggiunta una piccola quantità di limone in modo da rendere la frutta sufficientemente acida e così bloccare lo sviluppo dei clostridi, produttori di tossine botuliniche.
Le olive e gli altri prodotti in salamoia dovrebbero essere preparati utilizzando circa 100 grammi di sale ogni litro di acqua. Le nuove tecniche di respirazione artificiale assistita e la somministrazione del siero antibotulinico sono strumenti importanti per combattere queste intossicazioni., così come le somministrazioni di emetici fanno evacuare le tossine. Una terapia antibiotica, inoltre, prevede la somministrazione di penicillina.