La scoperta, avvenuta a San Giuliano Milanese, ha trasformato in un attimo quella che doveva essere una semplice verifica contabile in una scena di cronaca. I fatti si sono palesati nella loro interezza: all’interno dell’appartamento, il personale e gli ufficiali intervenuti hanno rinvenuto i resti della proprietaria.
Si trattava proprio della 90enne, il cui corpo era in uno stato di conservazione talmente prolungato – descritto nelle prime note come mummificato – da far temere che fosse lì da un tempo indefinito, molto probabilmente da anni.
Il dramma della solitudine estrema, consumato nel silenzio di anni, si è manifestato solo a causa di una fredda, inappellabile questione economica. Il mancato saldo delle spese condominiali per un totale di 40.000 euro è stato l’unico grido d’allarme, l’unica causa che ha spezzato il velo di normalità. L’isolamento dell’anziana ha lasciato sgomenti i vicini e l’amministrazione intera, costretti a fare i conti con una tragedia vissuta a pochi metri di distanza. Qualcosa che nessuno appunto si sarebbe mai aspettato e che si è palesata in tutta la sua gravità.
Sul posto, con l’obiettivo di chiarire le tempistiche e le cause di questa estrema solitudine, è intervenuta la Polizia Locale di San Giuliano, avviando le indagini necessarie per ricostruire i mesi, forse gli anni appunto, di una vita conclusa senza che nessuno se ne accorgesse. La donna è stata identificata in Celestina Vacchini, appunto di 90 anni.
Un episodio che ci fa capire quanto importanti siano a volte delle situazioni, spiace che nessuno si sia mai interessato delle condizioni di questa anziana.