David Quammen aveva predetto il Covid-19 ed ora annuncia: “Attenzione, ci sarà..” (2 / 2)

Intervistato da Fanpage.it, gli è stato chiesto cosa noi, comuni mortali, dobbiamo aspettarci in ottica futura e la sua risposta è stata a dir poco raggelante, in quanto non certo si possono fare i salti di gioia nel sapere che avremo più ricadute di virus provenienti da un animale selvatico che riusciranno a penetrare in un essere umano, facendo ammalare una dozzina o due dozzine di persone.

Il divulgatore scientifico ha precisato: “Se poi si tratterà di un focolaio o diventerà o meno una pandemia, questo dipenderà da cosa faremo e da quanto saremo preparati”. Quammen, secondo i suoi numerosi seguaci, aveva previsto anzitempo tutto quello che poi gli ha dato ragione, ossia delle ondate pandemiche che hanno messo in ginocchio e che continuano a mettere in ginocchio milioni di famiglie, messe alla prova dalla crisi economica che ne è conseguita, rafforzata dalle atrocità in corso tra Russia e Ucraina.

Come se il pianeta non avesse già abbastanza problemi,  ai microfoni di Fanpage.it, David Quammen ha dichiarato che la prossima minaccia potrebbe essere un altro Coronavirus o un virus dell’influenza, in quanto si evolvono rapidamente, riversandosi dagli uccelli ai maiali e nelle persone.  Il divulgatore scientifico ci ha messo, dunque, dinnanzi ad un potenziale ennesimo pericolo cui l’umanità potrebbe incorrere.

Enrica Bonaccorti, l’annuncio da lacrime poco prima di Natale Enrica Bonaccorti, l’annuncio da lacrime poco prima di Natale

Ma non è tutto, in quanto ha aggiunto: “Ad esempio l’influenza aviaria H5N1 è un virus che sta là fuori, con gli scienziati che lo osservano: non si tratta di un virus molto pericoloso perché può infettare solo occasionalmente gli essere umani e non si trasmette da uomo a uomo, ma con poche mutazioni potrebbe diventare capace di realizzare un’efficace infezione e trasmissione negli esseri umani, diventando così molto pericoloso”.

Le sue parole, per chi in lui ci ha sempre creduto, suonano funeste, a tratti sconcertanti ma, ovviamente, tutto sta in come le si interpretano e nell’importanza che ad esse si vuole dare. Se le si prendono come al 100% fondate e non come previsioni, il discorso cambia, eccome se cambia! Con la speranza, sempre viva, di non andare incontro all’ennesimo sconcertante problema dell’umanità.