Dassilva ha sacrificato un agnello: rito vodoo contro… (2 / 2)

Tra la mole di atti che sono giunti sulla scrivania del gip Vinicio Cantarini ve ne sono alcuni che riguardano un rito voodoo praticato da Louis Dassilva nei confronti dello stesso pm e di alcuni agenti della Squadra Mobile di Rimini.

Le pratiche voodoo sono un tipo di rito magico eseguiti ancora oggi in alcune parti dell’Africa. Da quanto appreso da fonti investigative il rito in questione sarebbe stato praticato da Dassilva il quale per ottemperare al volere delle forze superiori avrebbe sacrificato anche un agnello.

Nel mirino del documento presentato dagli inquirenti ci sarebbe una telefonata intercorsa tra Dassilva e un’utenza senegalese il 13 novembre 2023, esattamente un mese dopo il delitto della Paganelli. Il rito avrebbe avuto lo scopo di “proteggere” Dassilva dal pm e dagli agenti della Polizia di Stato per circa “due anni”.

Il rito secondo gli investigatori è sinonimo che Dassilva sapesse in qualche modo che il suo nome sarebbe finito al centro dell’inchiesta. Tale pratica religiosa sarebbe denominata “marabutage”.

Secondo gli inquirenti la pratica in questione avrebbe dovuto sortire effetti negativi sulle persone a cui era diretta, ovvero agli agenti della Mobile e allo stesso pm che segue il caso, Daniele Paci. Dassilva avrebbe anche fornito i nominativi degli agenti di polizia nel corso della telefonata con il connazionale.

Nelle prossime settimane si potranno conoscere sicuramente ulteriori dettagli su quanto accaduto e su questo rito voodoo praticato dallo stesso Dassilva. Una notizia che davvero nessuno si sarebbe aspettato e che ci fa capire come le persone possano mettere in pratica di tutto pur di proteggersi da severe conseguenze anche dopo fatti così gravi come il delitto Paganelli.