«Da bambina mi si gonfiavano spesso le mani, ma non era allergia» (2 / 2)

Quella che vi stiamo per raccontare è la storia di Azia, artista e medico foniatra, la quale alla stampa internazionale ha raccontato come da bambina soffrisse sempre di un disturbo molto particolare. Infatti le si gonfiavano spesso le mani.

“I primi segnali li ho avuti da piccola, ma essendo io l’unico caso in famiglia con questa patologia, nessuno immaginava che potesse trattarsi di angioedema” – così ha rivelato Azia che in pratica aveva una neoplasia. Il suo racconto è davvero molto particolare e ha colpito tutti quanti sia in Italia che all’estero.

“Continuavo ogni mese ad avere le mani gonfie e tutti pensavano a una forma allergica di vario tipo” – così ha detto Azia che invece era affetta da qualcosa di ben più serio. La diagnosi è arrivata durante una visita presso il Policlinico di Milano dove i medici hanno capito di cosa si trattava.

“Devo ringraziare i miei genitori, la loro determinazione ed anche i medici che abbiamo incontrato. È stata una equipe di persone che umanamente non si è mai fermata di fronte ai no e ai fallimenti ed ha continuato a cercare la risposta che alla fine è arrivata” – così ha detto Azia commossa.

Azia ha riferito che la diagnosi della patologia è stata molto precoce e quindi per lei non ci sono stati problemi a vivere la vita di tutti i giorni. Per questo Azia sottolinea come sia molto importante la prevenzione in questi casi. “Certo, ho dovuto accogliere alcuni limiti, ma questo fattore è stato nella mia vita di grande insegnamento. Il mio corpo mi ha insegnato a fermarmi quando è il momento, ho imparato ad ascoltarlo fin da piccola e questo mi ha dato capacità che da adulta mi sono servite in ogni ambito della mia vita” – queste le sue parole a Vanity Fair.

Azia lavora in ambito sanitario per cui la sua vita è molto frenetica. “Da qualche anno al centro dell’Ospedale Mauriziano ho trovato un team preparato, disponibile, competente ed empatico. Pronto ad ascoltarmi nei momenti bui di quando avevo tante crisi, a darmi supporto quando ne ho avuto bisogno e a rapportarsi ad ogni mio dubbio o domanda. Ad oggi la mia terapia è con la profilassi di C1INH (iniezioni di C1 inibitore derivato plasmatico) ogni tre giorni, e che faccio a casa: mi trovo bene, abbiamo trovato il giusto equilibrio e questo è davvero importante” – questo il suo racconto.