Che tra l’infettivologo Matteo Bassetti e la biologa Antonella Viola non corresse buon sangue lo si sapeva dall’inizio dell’anno in quanto tra i due scienziati c’erano stati dei botta e risposta decisamente forti ma che la situazione potesse degenerare non era prevedibile. Eppure è accaduto.
Il motivo della diatriba? Parliamo non di virus ma d’alimentazione, in particolare del consumo del vino e dei suoi rischi. La Viola ha parlato di rischi altissimi legati all’assunzione di vino, dal momento che in innumerevoli trasmissioni e interviste ha allertato i consumatori del fatto che (secondo lei) l’etanolo è cancerogeno. In un intervista rilasciata a Repubblica, la biologa se l’è presa con medici e nutrizionisti che aprono a eccezioni sugli alcolici.
L’attacco diretto a Bassetti è davvero duro, in quanto, proprio su di lui, dice: «Un nutrizionista che dice che due bicchieri di vino fanno bene, dovrebbe studiare. Un medico che si fa il selfie col bicchiere dovrebbe andare a studiare. Politici come Salvini sono stati aggressivi contro di me. Pensiamo alle ragazze che per familiarità hanno un rischio elevato di tumore, con che coraggio diciamo che bere due bicchieri di vino non è un problema? Questo è criminale».
Ma Bassetti, secondo voi, poteva star in silenzio? Assolutamente no, anzi, ha controbattuto con una foto, postata sui social, in cui viene immortalato con un calice di vino rosso in mano. Senza mai fare espressamente il nome della Viola, proprio riguardo alla storia del selfie con il bicchiere di vino rosso di cui la biologa aveva parlato a Repubblica, Matteo Bassetti ha dichiarato: «Dopo aver fatto un selfie con un bicchiere di vino rosso, la divulgatrice scientifica (così si definisce su Wikipedia) ha detto che devo tornare a studiare. Oggi lo rifaccio non perché voglio invogliare alcuno a bere alcolici non responsabilmente, conoscendo bene i danni, anche cancerogeni, che può causare l’etanolo. Lo rifaccio perché il vino, e non altri alcolici, ha anche un’azione, dimostrata scientificamente, antiossidante e antinvecchiamento oltre che fibrinolitica e antitrombotica. Inoltre il vino è parte integrante della nostra tradizione e della nostra cultura. L’invito è quindi quello di evitare abusi bevendo vino saltuariamente e responsabilmente».
Un Bassetti fiume in piena, quello che ha chiosato, senza risparmiarsi: «La biologa tuttologa che gioca a fare la nutrizionista (senza averne la minima competenza) demonizzando il vino tout court, studia e dice solo quello che le interessa per vendere libri e ospitate TV. Prima di parlare del mio curriculum, dei miei studi e delle mie competenze si sciacqui la bocca (magari con un buon amarone) e torni sui libri. E ci stia almeno tanto quanto dall’estetista e dal trucco/parrucco».