Lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet, intervistato da Cityrumors, ha rilasciato delle dichiarazioni a caldo sulla nostra Nazionale, battuta, con un clamoroso 2 a zero, dalla Svizzera, vedendoci così svanita la possibilità di continuare il suo percorso agli Europei di calcio 2024. Proprio sui nostri azzurri, Crepet ha dichiarato che : “in campo, dal loro linguaggio del corpo si è capito benissimo che gli importava poco o nulla di quello che stavano facendo e non si sono resi conto che, si può perdere per carità, ma ci sono modi e modi e hanno scelto il peggiore, anche se, il problema vero e reale, è che nemmeno se ne sono accorti, non è quasi colpa loro nel senso che sono così, figli dell’era moderna, calciatori mammoni, come la maggior parte dei ragazzi di questa generazione e di quella precedente e, forse, anche di quella che verrà…si sentono onnipotenti”.
Non si è definito un tecnico ma solo un appassionato di calcio e di nazionale, e si è reso conto che al calciatori non gli importava granché, basandosi unicamente sull’osservazione dei loro atteggiamenti che, a suo dire, c non fanno che ripetersi nel tempo.
Se è vero che la legge dello sport comporta anche le sconfitte, Crepet è convinto che occorra metterci la faccia per dimostrare che tutto quello che si dice sul mondo tutto lusso e sfarzo del mondo del calcio non è vero ma, dopo aver esaminato come gli azzurri si sono mossi sul campo, le loro parole e i loro comportamenti, che si riflettono sul campo, ha maturato un’idea ben precisa.
Ritiene che i calciatori possano fare molto, ma molto di più, ma la loro superficialità non li permette di capire che questo è importante per chi segue lo sport , e se questo non succede, non c’è giustificazione che regga. La differenza rispetto al passato si avverte e Crepet la comunica, sulla base di quello che Arrigo Sacchi ed altri grandi ex campioni gli hanno detto.
I tempi sono cambiati in peggio perche’ i calciatori non si portano più il borsone come facevano un tempo, non si allenano più dei necessario sui campi di calcio, hanno tutta la pappa pronta e questo è colpa, in buonissima parte, degli allenatori e degli insegnanti che non educano più come si faceva un tempo. E voi, siete d’accordo con Paolo Crepet o no? Ditecelo nei commenti.