Paolo Crepet non le ha mandate a dire anche stavolta, con un duro afffondo al ministro dell’Istruzione Valditara , di cui ha abbondantemente parlato il nostro Il Fatto Quotidiano.
Parole dure quelle che lo psichiatra, tra i volti maggiormente rappresentativi nel suo settore, per noi italiani, ha proferito, ripercorse tra le pagine dell’autorevole quotidiano e riprese da diversi siti d’informazione nazionali.
Queste le parole di Crepet: “Il ministro Valditara ha detto che bisogna stimolare la lettura della Bibbia per rafforzare le conoscenze della cultura italiana? Voglio dirgli che la cultura italiana è composita, noi per fortuna siamo stati attraversati dalle culture di mezzo mondo e le abbiamo integrate perfettamente. A mio avviso, questa sua ossessiva ricerca di identità è una malattia“.
Di colpo, le sue esternazioni, peraltro fornite in piena diretta radiofonica, ai microfoni di 5 Notizie, su Radio Cusano Campus, riguardanti una delle ultime proposte di Valditara, al fine di rinnovare l’istruzione, sono finite ovunque, social compresi e, ad oggi, se ne continua a parlare moltissimo.
Crepet ha aggiunto: “Io credo invece che l’identità sia legata a quello che fai, alle persone con cui vivi, ai tuoi dei. Non si può pensare di indurla. Penso che chiunque viva sul nostro territorio e paghi le tasse dovrebbe essere definito italiano. Ricordo che nel nostro vocabolario abbiamo parole inglesi e francesi, la besciamella e i pomodori mica li abbiamo inventati noi”, per poi chiosare:” “Valditara vuole tornare alla tradizione? La tradizione è il rispetto per tutti e la Bibbia è una cosa che interessa una parte del mondo.Sarebbe come imporre nelle scuole il Corano.E perché dovremmo imporlo? Si leggano la Bibbia e il Corano ma per libera scelta, perché qui il problema è l’imposizione”.