Martina e Alessio anche durante la loro relazione pare si incontrassero spesso nel posto in cui le i è stata colpita. Qui gli investigatori hanno trovato delle frasi d’amore scritte proprio per onorare la loro relazione.
E sulla vicenda in questione adesso è intervenuto duramente lo psichiatra Paolo Crepet il quale non nasconde tutta la sua rabbia davanti ad un femminicidio che questa volta vede protagonista una ragazza di 14 anni. Il noto professionista non le manda a dire.
“Sono 30 anni che dico che il raptus è una insolenza all’umanità. Ma per favore. Chi afferma che ci sono esseri umani che fino al sabato pomeriggio sono dei santi e poi lunedì diventano gente del genere, lo raccontino nelle più brutte favole della storia”- afferma senza mezzi termini Crepet.
“Che facciamo, l’ennesima fiaccolata? Rispetto per chi non c’è più. Abbiamo celebrato la serie ‘Adolescence’, ma nessuno ha però ragionato sul suo significato, sulla storia. Siamo in un baratro per puro egoismo, per pace sociale, perché non vogliamo sentire il peso di tutta questa cosa”- ha continuato a dire Crepet ai cronisti.
Che non accetta neanche tanto la libertà che la società attuale lascia ai giovanissimi. “Questa sera decine di migliaia di ragazzine a 13 anni usciranno, non alle nove, ma a mezzanotte. Non ho mai conosciuto un padre che si mette davanti alla porta. Anzi, quel padre o quella madre non solo aprono la porta e gli dicono ‘divertiti’, ma gli danno pure 100 euro” – dice Crepet assumendosi anche la responsabilità delle sue parole.
“La colpa è di chi sceglie di star zitto, di far l’indifferente, di chi sceglie di dire ‘ah, ma chissà da quale famiglia è venuto fuori quello lì, noi siamo un’altra cosa’. Non abbiamo ascoltato Pasolini 40 anni fa, quando parlava del Circeo e adesso siamo qua”- conclude il professionista.