"Credevo fosse un gatto, ci parlavo ma quando mi sono avvicinato ho scoperto che era un.." (2 / 2)

Il protagonista di questa assurda storia è un un ragazzo canadese di nome Josh Rickard, ormai divenuto celebre ben oltre la sua terra d’origine. D’altronde quello che ha raccontato non può di certo lasciare indifferenti. Sembrava una sera come tante, una di quelle dove si concedeva una splendida passeggiata rilassante nelle praterie canadesi, dove era solito incontrare sul suo cammino varie specie animali.

Intervistato da Newsweek, Josh ha raccontato questo incredibile episodio: “Una notte, mentre ero fuori – prosegue – ho notato quello che pensavo fosse un gatto bianco dal pelo lungo, era dall’altra parte della strada. Di solito, quando incontro un micio sconosciuto, mi accovaccio e gli tendo la mano, così mi viene incontro. Quella notte ho fatto lo stesso: mi sono abbassato e l’ho chiamato in tono rassicurante.

Poi l’assurda scoperta: “Quando non mi ha risposto mi sono preoccupato. Sembrava essere intimorito e infreddolito….Alla fine, mi sono alzato e ho attraversato la strada. Non era un gatto! Avevo passato gli ultimi due minuti a parlare con un sacchetto di plastica bianca mosso dal vento e da cui usciva una sorta di tubo. Ero davvero deluso di non aver incontrato e accarezzato un nuovo amico ma avevo appena vissuto una storia diversa dal solito da raccontare”. 

Proprio un abbaglio quello che di Josh questa volta, che ha ammesso di aver indugiato per diversi minuti con un sacchetto di plastica pieno di sabbia abbandonato sul ciglio della strada. Il suo amore per gli animali gli hanno fatto commettere una gaffe clamorosa questa volta.

Il sacchetto è rimasto lì per diverse settimane e Josh ha ammesso di aver fatto quasi amicizia con esso, salutandolo ogni volta che passava di lì nelle sue passeggiate. “Ero diventato affettuoso con un oggetto inanimato. Alla fine, gli ho anche dato un nome, Wilson”- ha concluso infine il ragazzo canadese.