
Come si sa questi eventi efferati fanno parlare per giorni, e anche per mesi, le località in cui accadono. In questa occasione è l’Italia intera a parlare del caso di Giulia Cecchettin. Un caso che ha sconcertato la pubblica opinione.
In queste ore non si parla d’altro da Nord a Sud del nostro Paese. Si tratta di un delitto efferato come da tempo non se ne vedevano nel nostro Paese. E se da un lato la maggior parte della pubblica opinione si scaglia contro Filippo Turetta, considerato dai più un “mostro”, dall’altra c’è chi prova a prendere le sue difese.
Secondo quanto si apprende dai media infatti in queste ore è stata creata una pagina Facebook pro-Filippo, dal titolo “Filippo Turetta ragazzo modello”. Ma che cosa si sostiene in questa pagina?

In pratica sulla pagina si scrive che “dare il consenso all’estradizione non significa “confessare”, significa voler tornare in Italia al più presto per chiarire la propria posizione non avendo nulla da nascondere. Fine del dispaccio” – così si scrive sulla pagina, che poi lancia altre precisazioni.
I post della pagina prendono di mira anche alcune dichiarazioni della sorella di Giulia, Elena Cecchettin. “La sorellona, ancora sui social, stavolta direttamente contro un Ministro. Non sarà che tra 6 mesi ci sono le elezioni europee e “qualcuno/a” sta prendendo la palla al balzo? Avremo presto in circolazione una nuova Ilaria Cucchi?” – così scrivono sulla pagina.
Comunque sia sono pochi i commenti a sostegno della pagina. Ieri a Turetta è stata dedicata la canzone di Peter Gabriel, ‘Biko’ dedicata a Steve Biko, attivista sudafricano anti-aparttheid, deceduto per le conseguenze delle torture subite nella casa circondariale dove era detenuto nel 1977.