Il Covid ha rappresentato uno dei momenti più drammatici della storia contemporanea. Il Comune di Bergamo ha presentato denuncia-querela contro Antonio Porto, segretario generale nazionale del sindacato Osa Polizia, per falsa testimonianza resa davanti alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.
Come riportato da Leggo.it, nostra fonte di riferimento, il comune ritiene che Porto avrebbe falsamente affermato che ,in piena emergenza sanitaria, nel marzo 2020, i camion militari che trasportavano le bare da Bergamo avrebbero trasportato solo una bara per mezzo, con un obiettivo ben preciso: creare un’immagine di forte drammaticità».
L’assessore Giacomo Angeloni, delegato dalla Giunta, ha dimostrato, con scatti e video, che ogni camion trasportava un numero di gran lunga maggiore di bare.
Il 18 marzo 2020, quindi nella fase cruciale della pande mia, sono otto i camion militari che partirono dal cimitero di Bergamo con 73 deceduti, divisi verso tre destinazioni, Bologna, Modena e Varese, contenenti, rispettivamente 34,31 e 8 defunti. Proprio in questo contesto, il 19 novembre, Antonio Porto, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta, rese delle dichiarazioni ritenute dal Comune di Bergamo assolutamente false, dicendo che le operazioni di trasporto a mezzo dei camion militari sarebbero servite per indurre la popolazione a prestarsi alla inoculazione del vaccino contro il Covid, oltre che per soggiogare la popolazione al lockdown.
I familiari dei deceduti a causa del Covid hanno ringraziato il comune di Bergamo per la denuncia-querela contro Porto, non sentendosi più soli. Il Direttivo, difatti, ha precisato: .«Da ormai cinque anni siamo gli unici a portare avanti la memoria di quanto accaduto in bergamasca e in tutta Italia. Anche la nostra Associazione è stata sentita in Commissione parlamentare e non possiamo accettare che persone che non hanno vissuto il nostro rilascino dichiarazioni tendenziose in sedi così importanti» .Si è in attesa di verità e giustizia.