Cos’è la stadizione? Patrizia Caselli svela i sintomi e le fasi (2 / 2)

Quello di Patrizia Caselli è stato un annuncio molto importante che ha praticamente fatto breccia immediatamente nel cuore delle persone. Purtroppo la donna ha annunciato di avere una neoplasia molto seria al polmone a causa della quale ha subito l’asportazione di parte dell’organo.

Come si sa ci possono essere neoplasia benigne ovvero che rimangono localizzate solo nell’organo colpito oppure maligne, le quali possono andare in metastasi e colpire altri organi. Le cure dipendono dal tipo di stadio in cui si trova la patologia.

La stadiazione è un sistema usato dai medici per capire quanto sia grave la patologia. Esiste anche lo stadio 0, in cui la patologie viene confinata alle sole cellule epiteliali anomale e questo stadio solitamente è facilmente curabile. Ci sono poi Stadio I, quando la neoplasia è molto piccola e confinata all’organo, Stadio II, quando invece la neoplasia è in stato “leggermente avanzato”. Nei primi due stadi se le condizioni del paziente lo consentono si può intervenire con un intervento chirurgico e con la chemio o la radioterapia.

Lo Stadio III è invece una tipologia di neoplasia avanzata che mostra diffusioni agli altri organi mentre lo Stadio IV, quello da cui è affetta Patrizia Caselli, è uno stadio di neoplasia che ha già dato vita a neoplasie secondarie. Questo tipo di neoplasia assieme a quelle di Stadio III sono quelle che rappresentano le principali cause di decesso nelle persone.

La stadiazione standardizzata, come fa presente l’AIRC, si basa sul sistema TNM (acronimo di Tumor, Node, Metastasis). La lettera T ci dice quando è grande la neoplasia con valore crescente da 1 a 4; la lettera N indica l’estensione o meno ai linfonodi circostanti, con grado di coinvolgimento da 1 a 3; mentre la M segnala l’assenza (0) o presenza (1) di metastasi a distanza, diffuse in altre parti del corpo.

Ovviamente più una neoplasia è diffusa più acuti sono i sintomi, dipende dall’organo colpito. Per quanto riguarda Patrizia Caselli non possiamo che augurale il meglio e la speranza è che possa guarire completamente dalla neoplasia da cui è stata colpita.