Convento di monache di clausura contro il Vaticano: la loro richiesta (2 / 2)

Il gruppo delle suore di clausura di Belorado, un piccolo paesino spagnolo nella provincia di Burgos, che sono note in tutto il mondo con il soprannome di  ‘Suore dei cioccolatini’ per la loro maestria nel produrre dolci a base di cioccolato, si sono schierate contro il Vaticano e per ricostruire la loro storia occorre andare a ritroso nel tempo, a maggio per l’esattezza.

La badessa,  a capo della comunità di clarisse, che sono in tutto quindici,    in un Manifesto cattolico di 70 pagine  ha reso nota la loro volontà di lasciare la  Chiesa cattolica ponendosi sotto la tutela e la giurisdizione di Pablo de Rojas Sanchez-Franco, scomunicato nel luglio 2019 e fondatore della ‘Pia Unione di San Paolo Apostolo’.

E’ stato questo il primo passo per  la crisi con la Chiesa di Roma. Le clarisse non si sono presentate dinnanzi al Tribunale ecclesiastico,   non riconoscendo l’autorità della Chiesa di Roma che, a loro dire, starebbe insegnando dottrine contrarie alla fede.

Loro appaiono serene, sorridenti, dedite al lavoro e alla preghiera ma, non essendosi presentante davanti al  Tribunale ecclesiastico, si attende la risposta della Chiesa cattolica.  Ma cosa si cela dietro questa separazione dalla Chiesa di Roma? I media spagnoli hanno scavato a fondo, cercando il vero motivo alla base della decisione delle clarisse. Secondo la stampa iberica,  il reale motivo potrebbe essere una controversia su un’operazione immobiliare, ovvero l’acquisto del monastero di Orduña, che si trova nei Paesi Baschi.

Le suore di clausura gestiscono due monasteri, quello  di Belorado  e quello di Orduña. C’è chi ha rimarcato  lo spirito di convinzione che la badessa avrebbe esercitato sulle altre clarisse, evidenziando che la ribellione è iniziata poco prima che finisse il suo mandato alla guida della comunità. Lo ribadiamo, queste sono solo supposizioni, in attesa che la Chiesa di Roma risponda.