Concistoro, Papa Ratzinger lo aveva convocato poco prima di… (2 / 2)

Bergoglio barcolla ma non molla e,  direttamente dal suo letto del Gemelli, in cui è ricoverato dal 14 febbraio, ha deciso di  convocare un concistoro, ufficialmente per le prossime canonizzazioni da calendarizzare per quest’anno.

La notizia ha fatto tremare i più informati dalla memoria lunga che non hanno potuto non fare una riflessione riguardante il predecessore del nostro pontefice. Più di qualcuno ha fatto notare che, all’interno di un concistoro,  Joseph Ratzinger decise di formalizzare la scelta di dare le dimissioni dal papato. 

Non è detto che Papa Francesco farà la stessa cosa, eh, anche perché  convocare il  Concistoro, a è un atto  abituale nella chiesa, che assolve ad una marea di compiti preziosi per il corretto andamento della stessa. Difatti è un ente morale ecclesiastico dotato di personalità giuridica, con fini di culto, istruzione e beneficenza.

Il Concistoro, inoltre, dirige  le attività ecclesiastiche, esercita il ministero pastorale e la disciplina, adempie le funzioni amministrative.  Prosperi, accademico dei Lincei e professore emerito alla Normale di Pisa, intervistato da Repubblica, ha tranquillizzato, in un certo senso ,chi teme le dimissioni papali, dicendo che Papa Francesco utilizzerà il concistoro per «chiudere delle questioni aperte»,  peraltro lo sta decidendo in un letto d’ospedale, cosa ammirevole in quanto si evince quanto Bergoglio sia energico.

Prosperi, dunque, ritiene che il Papa non voglia dimettersi.   L’esperto ha chiosato: “Poi può darsi che si dimetta se le condizioni resteranno così precarie da non poter proseguire. Benedetto XVI si ritrovò davanti l’esplosione del problema degli abusi, ma questo Papa per cosa si dovrebbe ritirare? Può darsi lo faccia, ma dopo avere esercitato ancora il suo potere. Francesco sa che quello che lascia è in pericolo e vuole tutelarlo”.