Complicazione venosa, si manifesta con questi sintomi (2 / 2)

La complicazione venosa può riferirsi a diverse condizioni o problemi che coinvolgono il sistema venoso del corpo. Il sistema venoso è responsabile del trasporto del deossigenato dai tessuti periferici verso il cuore. Alcune delle complicazioni venose più comuni includono i seguenti sintomi: ulcere venose,  ossia aperte, spesso dolorose e difficilmente guaribili.

Trattandosi di ferite aperte, possono infettarsi e questo può aggravare il quadro clinico del paziente.  Esse si formano in quanto, come ben noto, la circolazione del sangue serve a portare ossigeno e nutrienti a tutti i tessuti del corpo. In caso di cattiva circolazione,  alcuni tessuti ricevono poco nutrimento per cui le loro cellule iniziano a morire e il risultato è la formazione di un’ulcera.

L’insufficienza venosa può favorire la trombosi venosa profonda o quella superficiale, detta anche tromboflebite. In entrambi i casi si tratta di un coagulo di sangue che ostruisce il normale flusso sanguigno in una vena della gamba. Nel caso di trombosi profonda il blocco è in una vena profonda, nel caso di trombosi superficiale in una vena superficiale. Questi disturbi possono diventare molto pericolosi se il coagulo di lascia gli arti inferiori e blocca una delle arterie polmonari causando un’embolia polmonare, con conseguenze potenzialmente fatali. 

Le varici possono sporgere molto dalla pelle delle gambe. Questo le espone al rischio di sanguinamento. A volte può bastare un semplice urto per provocare un’emorragia. In presenza di problemi di circolazione il corpo può avere difficoltà a fermare l’emorragia, con notevoli rischi per la salute.È importante consultare un medico se si sospetta di avere una complicazione venosa per una valutazione accurata e un adeguato trattamento. Le opzioni di trattamento possono variare a seconda del tipo e della gravità della complicazione venosa.

Importante è sempre la diagnosi, basata sull’l’osservazione medica diretta delle lesioni (esame obiettivo) e nell’anamnesi (raccolta dei sintomi riportati dal paziente). Il medico. se lo ritiene opportuno, può consigliare un ecodoppler, al fine di valutare la funzionalità delle vene e l’eventuale compromissione morfologica.