"Come ci è finito lì?" Gerardina e il marito, l’ultima ipotesi è da brividi (2 / 2)

I funerali di Gerardina Corsano si sono svolti questa mattina, giovedì 9 novembre,  alle ore 10:00, presso la Chiesa Santissima Addolorata, situata in Contrada Difesa Grande, Ariano Irpino. La salma verrà in seguito tumulata a Monteleone di Puglia, in forma privata, celebrati da Padre Paul Gumala.

Purtroppo la donna non ce l’ha fatta, è venuta a mancare il 31 ottobre per un caso di presunta intossicazione e i familiari hanno chiesto il rispetto del loro dolore,  in attesa di capire con precisione cosa è accaduto alla povera 46enne,  il cui cuore ha cessato di battere nell’ospedale di Ariano Irpino.  Gli avvocati della famiglia della coppia di coniugi,  Fabio De Donato e Giovanni Pratola,  hanno diramato una nota.

Questo il suo contenuto: “Gli inquirenti stanno lavorando celermente per fare chiarezza ed individuare le cause dell’accaduto. I familiari, increduli per il decesso di Gerardina, vivono in modo composto e riservato il proprio dolore”.  Sono ore concitate, queste, poiché si è in attesa dei risultati degli esami condotti dall’ l’Istituto superiore di Sanità a Roma, dai quali potremmo giungere ad una svolta decisiva sul caso.

Stando alle indiscrezioni diramate a mezzo stampa, negli alimenti sequestrati alla pizzeria in cui i due coniugi sono andati a cena, non ci sarebbero tracce di botulino. Resta dunque da risolvere un enigma non da poco: cosa ha determinato il decesso di Gerardina e il malore del marito? Per venerdì si attendono i risultati degli esami dell’Istituto Superiore di Sanità, che sta analizzando gli alimenti sequestrati alla pizzeria dove la coppia ha cenato e presenti nell’abitazione dei coniugi.

I locali della pizzeria dove i coniugi hanno cenato sono stati dissequestrati e, come riportato da Open e da diversi altri importanti siti nazionali, c’è una nuova ipotesi che sta prendendo piede in queste ore; un’ipotesi da brividi. Gli  inquirenti si sono concentrati anche su alcuni prodotti chimici per l’agricoltura che sarebbero presenti nell’azienda di Menino. Sul sito Open viene ripreso quanto, a sua volta, detto da Repubblica, ossia che, dopo il ricovero in ospedale,  l’uomo  aveva dichiarato di aver sentito un cattivo sapore nel mangiare la pizza condita con l’olio piccante, attribuendo al condimento la causa della presunta intossicazione alimentare. L’ ipotesi del botulino, oltre alla analisi all’ospedale Cotugno di Napoli, era già stata sfatata dal dg dell’Istituto zooprofilatico di Portici, Antonio Limone, che aveva ribadito come il botulino fosse una “tossina inodore, incolore e insapore”. Che la povera Gerardina sia stata avvelenata da pesticidi? Questa la sconvolgente ipotesi ora al vaglio degli inquirenti.