"Colpite 600mila persone". Terremoto, l’annuncio da brividi (2 / 2)

Nell’area  vulcanica campana dei Campi Flegrei è in corso, da ormai diversi mesi, uno sciame sismico.  Ieri, in particolare, si è avuta la scossa più forte degli ultimi 40 anni, seguita da altre quattro nel pomeriggio, cosa che non viene ignorata dal governo, in quanto la Meloni  dovrebbe presto intervenire nuovamente.  In tanti si chiedono se  per davvero il pericolo eruzione sia così forte.

Interessante l’intervista  rilasciata da  geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi in un’intervista al Quotidiano Nazionale,  ha dichiarato che le scosse sono dovute alla sollecitazione della crosta terrestre, alla spinta dal basso di qualcosa che preme, sebbene ad oggi non si sappia se a spingere siano  fluidi idrotermali  caldi, liquidi e gassosi,  o se è  il magma.

Una differenza non di poco conto, poiché se sono i fluidi idrotermali a spingere, l’allarme potrebbe rientrare, mentre se è il  magma a farlo, a detta dell’esperto, vuol dire che siamo prossimi a un’eruzione.

Poco dopo, Tozzi ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo , aggiungendo. “Ma per quel che ne so è al momento a 5 mila metri e quindi possiamo stare tranquilli”. Tozzi non ha dubbi che  siamo davanti a una crisi di bradisismo in atto da anni, con un sollevamento notevole ma per lui il problema è legato più che altro allo stato dei Campi Flegrei e lo si evince dalle sue parole pronunciate al Quotidiano Nazionale : “È come se migliaia di persone fossero seduti su un supervulcano e invece di tenerlo sotto controllo e attenzionato, che fanno? Ci costruiscono sopra un ospedale, un ippodromo, una base militare, una città da 80mila abitanti. Qualsiasi cosa succede lì è un problema”.

Secondo Tozzi, la zona dei Campi Flegrei avrebbe dovuto diventare un grande parco naturale mentre invece è abitata da 600mila persone, con tanta altra gente che continua ad arrivare per abitarci, trovandolo un posto splendido. La colpa, secondo il geologo, non è dello Stato cattivo ma ” La verità è che lì non ci dovevano venire ad abitare, la gente non ci doveva stare”. Tozzi ha aggiunto che le vie di evacuazione ci sono e che al massimo si potrebbe aver da dire sulle poche esercitazioni “perché la gente non le vuole fare“. Si continua a edificare , sempre più gente  giunge nella zona per abitare, è questo il vero problema, mentre si finge, a suo dire, di non conoscerlo.