Clelia, come riportato da fanpage,it, salita al quarto piano, ha lasciato la borsa, gli effetti personali. Poco dopo ha deciso di scendere di nuovo, in modo da salutare degli amici e forse per recuperare qualcosa ma poi? Clelia, mentre stava per tornare al piano terra, tramite l’ascensore, non si è accorta che la cabina non era risalita, cadendo nel vuoto. Una fine tremenda, la sua, che ha sconvolto tutta la comunità in cui viveva e di riflesso, noi, italiani che, indipendentemente dalla distanza chilometrica al luogo in cui i fatti si sono consumati, siamo vicino ai familiari di questo stupendo angelo.
Recuperare il corpo non è stato facile e il suo cellulare ha continuato a squillare per diversi secondi all’alba, seppur invano. Quando l’allarme è stato lanciato, la 25enne era già deceduta da qualche ora e, dal racconto del padre, Giuseppe Ditano, che è stato colui che ha allertato i soccorsi la mattina, emergono dettagli agghiaccianti.
L’uomo, come riportato da fanpage.it, ha dichiarato: “Ho capito subito che era successo qualcosa di grave”. Il padre ha capito che Clelia poteva essere nel vano ascensore, facendosi guidare dal suono del cellulare che squillava a vuoto da li’ ma ormai era troppo tardi.
Clelia se ne è andata così, tra lo sconcerto di un’intera comunità che, incredula, cerca di far forza ai suoi familiari. La procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta, disponendo il sequestro dell’ascensore per i rilievi e gli accertamenti di rito.
Il corpo di Clelia è a disposizione dell’autorità giudiziaria e a breve potrebbe essere disposta l’autopsia per ricostruire gli ultimi istanti di vita di questa stupenda ragazza . Tanti i dubbi, gli interrogativi, i perche’ cui occorre trovare una risposta, seppur nessuno mai potrà restituire Clelia ai suoi genitori, rimasti orfani della loro bellissima figlia. Il padre, sconvolto, ha continuato a ripetere “Non era mai successo che l’ascensore si bloccasse in quella maniera”. Ovviamente continueremo a seguire il caso, fornendovi i dovuti aggiornamenti.