
Celebre per aver incarnato alcuni dei più memorabili antagonisti del cinema degli anni ’90, la nota star di Hollywood è stato trovato privo di vita nel suo appartamento del Lower East Side a New York. Aveva 60 anni. A darne l’annuncio è stato il suo manager storico, Gregg Edwards.
Secondo le fonti di polizia, il corpo di L’attore Peter Greene, è stato rinvenuto venerdì pomeriggio nella sua abitazione di Clinton Street. Le cause del decesso non sono al momento note, così come non erano mai state rese pubbliche eventuali condizioni di salute pregresse. La carriera di Greene si consacrò in un biennio folgorante: nel giro di pochi mesi, tra il 1994 e il 1995, partecipò a “The Mask”, “I Soliti Sospetti” e “Pulp Fiction”, film che ne definirono la cifra artistica.
La sua interpretazione del perfido gangster Dorian Tyrell, antagonista di Jim Carrey in “The Mask”, è considerata da molti, incluso il suo manager, il suo ruolo di maggior successo.

Il debutto avvenne nel 1992 con “Laws of Gravity“, ma fu con “Clean, Shaven” che dimostrò la sua profonda capacità di interpretare ruoli diversi. La sua vita fu segnata da un’aspra lotta contro le dipendenze. Fuggito di casa a 15 anni, visse per strada a New York, dove iniziò a fare uso e spaccio di sostanze stupefacenti. Rivelò in un’intervista del 1996 che la recitazione nacque per caso, come rifugio da alcuni spacciatori che volevano togliergli la vita.
Nello stesso periodo confessò un recente tentativo di togliersi la vita. “Ha sfidato i suoi demoni e li ha vinti», ha dichiarato il manager Edwards, ricordando anche la sua reputazione di perfezionista, spesso scambiata per difficoltà di carattere. Gli ultimi due film, “Cold Betrayal” e “The Mick and the Trick”, sono usciti nel 2024. Aveva in programma di iniziare a gennaio le riprese del thriller “Mascots”.