Secondo quanto appreso dalla stampa nazionale i tre ciclisti sono stati colpiti da una Lancia Delta di colore nero. L’auto dai primi rilievi effettuati dalle forze dell’ordine pare viaggiasse a circa 150 km/h. “Ci ha sfiorato, poi è rientrato e li ha presi in pieno. Andava a velocità sostenuta, probabilmente oltre 150 all’ora. Sono volati in aria. Noi siamo vivi solo perché eravamo più indietro” – ha detto un dei ciclisti che erano con i tre deceduti.
Il gruppo era composto da 5 ciclisti tutti donatori dell’Avis. Proprio con la loro associazione portavano avanti iniziative di beneficenza anche con la bici. Erano partiti da Andria e viaggiavano in direzione Bitonto attorno alle ore 8:30 del mattino.
Alla guida della vettura da quanto appreso vi era un uomo di Ruvo di Puglia che però si è fermato a prestare soccorso. Anche lui come detto in altri articoli è stato soccorso dagli uomini del 118 in quanto era in forte stato di shock per quanto avvenuto. Un episodio che ha destato molto sconcerto anche nel resto d’Italia, poche ore prima un altro ciclista era stato colpito e ha perso la vita a San Pietro Vernotico nel brindisino.
“Abbiamo istituito un gruppo di lavoro sulla sicurezza che in pochi mesi ha elaborato una serie di proposte che è nostra ferma intenzione presentare in Parlamento. Credo sia arrivato il momento che tutti facciano la propria parte affinché questa strage si fermi”. Dall’inizio dell’anno almeno 130 ciclisti sono stati fatti fuori sulle strade italiane” – ha detto il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni che ha inviato il suo cordoglio alle famiglie