Francesco e Salvatore Pappalardi erano due fratellini di Gravina di Puglia, scomparsi il 5 giugno 2007. Quel pomeriggio, come di consueto, i due ragazzi uscirono per giocare, ma la sera non fecero ritorno a casa. La famiglia si allarmò, e alle 23:50 il padre, Filippo Pappalardi, si recò al commissariato di Gravina per denunciare la scomparsa dei figli.
La notizia sconvolse l’intera comunità locale, e le forze dell’ordine avviarono subito le indagini. Le ricerche iniziarono rapidamente, ma la situazione divenne sempre più misteriosa. Le indagini si concentrarono anche sulla famiglia Pappalardi, con particolare attenzione al padre. Filippo, il cui carattere rigido e autoritario non passò inosservato, divenne il principale indiziato.
Alcune testimonianze ambigue raccolte durante le indagini portarono a sospettare che potesse esserci qualcosa di oscuro dietro la scomparsa dei bambini. A novembre 2007, Filippo Pappalardi finì in manette con l’accusa di duplice delitto volontario e occultamento dei corpi. Nonostante l’arresto di Filippo, le indagini proseguirono senza sosta.
Il 25 febbraio 2008 i corpi dei due fratellini furono finalmente ritrovati in un edificio abbandonato alla periferia di Gravina. I resti dei bambini furono subito sottoposti a un esame autoptico per fare chiarezza sulle cause del decesso. Gli esami rivelarono che i due bambini non erano stati uccisi, come inizialmente ipotizzato, ma erano deceduti a causa di stenti.
Per questo motivo, il padre dei bambini fu successivamente scarcerato, nonostante i molti punti oscuri rimasti in sospeso. A distanza di 19 anni da quel tremendo episodio di cronaca, sono emerse delle clamorose novità del tutto inedite. Una notizia incredibile, che potrebbe attirare l’attenzione della magistratura. Di cosa si tratta? Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.
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