"Ciao selvaggia". Mondo dello spettacolo italiano in lutto (2 / 2)

Grazia Maria Spina,  che tutti  affettuosamente chiamavano Selvaggia, è venuta a mancare a 90 anni,  in un istituto di Padova, dove da diverso tempo era ricoverata , dopo aver vissuto a Cortona. E’ stata un’attrice straordinaria  e ha scelto di raccontarsi su un sito web che è interamente dedicato alla sua carriera e alla sua vita.

Innamorata della sua Venezia, si presentava così:  “Sono un’attrice veneziana ed è forse alla mia città chiedevo la mia professione, il Teatro, e la conoscenza del veneziano mi ha aiutata molto ad interpretare con maggiore naturalezza le opere di quello che è certamente il nostro maggior commediografo, Carlo Goldoni”.

I suoi esordi in teatro risalgono a quando era giovanissima, ne Le donne gelose di Goldoni  ma quella passione, nata per gioco, per la recitazione, divenne la sua vita. Difatti  si  iscrisse poi ad una scuola di recitazione a Bolzano, il “Carrozzone” e conobbe Vittorio Gassman, col quale debuttò al Teatro La Fenice.

Impossibile non notare la sua bellezza, il suo fascino, la sua bravura, che l’hanno portata, presto, in tv, con “La signora delle camelie” , nel ruolo di Micia, “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello, “Davide Copperfield” con Giancarlo Giannini, “Il ritorno di Casanova” da Schnitzler.

L’abbiamo vista anche sul palco del Festival di Sanremo del 1965 e nei panni di straordinaria doppiatrice. . Ha lavorato con  Salvo Randone, AlbertoLionello, Aroldo Tieri, Alberto Lupo, Paolo Stoppa, Valeria Valeri, partecipando a  trentatré film,  tra i quali uno a lei molto caro, “Totò contro il pirata nero”. Una donna straordinaria, Grazia Maria Spina, che ha incantato tutti con i suoi lavori artisti sorprendenti per la loro modernità, sino allo straziante annuncio del suo decesso che ha lasciato un vuoto enorme nel mondo dello spettacolo nazionale.