“Ciao Gian Carlo”. Italia in lutto, il triste annuncio della sua scomparsa poco fa (2 / 2)

Si è spento, nella serata di venerdì 9 dicembre, Gian Carlo Ferretti, massimo studioso dell’editoria italiana contemporanea, specialista dei grandi letterati editori del Novecento, da Elio Vittorini a Italo Calvino, da Cesare Pavese a Vittorio Sereni fino a Giorgio Bassani. Il suo cuore ha cessato di battere nella sua abitazione di Milano.

Il triste annuncio è stato dato dalla figlia Giulia, attraverso Interlinea, la casa editrice di Roberto Cicala e Carlo Robiglio a cui il professore Ferretti ha consegnato i suoi ultimi libri, tra i quali figurano: “Il marchio dell’editore. Libri e carte, incontri e casi letterari”, “Un editore imprevedibile. Livio Garzanti” , “L’altra Italia del ‘Politecnico’ di Vittorini attraverso la posta dei lettori”, “Pasolini personaggio. Un grande autore tra scandalo, persecuzione e successo” , editi, rispettivamente, nel 2019, 2020,  2021, 2022.

Ferretti, pisano, classe 1930. dopo essersi laureato in letteratura italiana nella sua città, che ha dato i natali a tantissimi nomi illustri della letteratura, a grandi artisti e scienziati, iniziò una lunga carriera nel mondo del giornalismo come critico letterario, sino all’approdo nell’editoria. Un uomo eclettico, poliedrico, che nella sua vita ha fatto praticamente di tutto, insegnando a lungo Letteratura italiana moderna e contemporanea e Storia dell’editoria novecentesca nelle più prestigiose università italiane, tra cui l’Università Statale di Milano, Università La Sapienza di Roma, Università di Roma Tre e Università di Parma.

Ferretti, infine, ha insegnato master in editoria presso l’Università di Pavia al Collegio Santa Caterina. Nella sua longeva vita, ha pubblicato numerosi saggi sui principali scrittori e critici italiani del XX secolo, con un particolare interesse per l’intera esperienza e produzione di Pier Paolo Pasolini, di cui è stato uno dei primi recensori, oltre che per Bassani, Cassola, Paolo Volponi, Luciano Bianciardi.

Per i suoi studi sull’editoria gli sono stati assegnati il premio Àncora Aldina nel 2016 e il Premio Cesare Pavese nel 2017. Il più grande specialista della letteratura italiana del Novecento, storica firma del giornalismo italiano, se n’è andato così, in silenzio. Ma la sua morte fa rumore, in quanto con lui se ne va un pezzo di storia importantissimo. Si fatica a credere che non ci sia più. Lo reclamano con commozione i suoi studenti, custodi dei suoi preziosi insegnamenti, e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.