Ci risiamo, troppi contagi: scattano le restrizioni. Italiani infuriati (2 / 2)

Sono 94 mila i contagi legati alla variante Omicron 5, per un tasso di positività al 26,4%. A questo scenario, si aggiungono l’aumento dei ricoveri e delle terapie intensive, rispettivamente +219 e +11. Il virus, in questo momento, è molto diffuso e i contagi, purtroppo, rischiano di aumentare ulteriormente nelle prossime settimane. E c’è un fatto da non sottovalutare: parliamo dei casi nascosti, ossia coloro che, dopo essere risultati positivi al tampone, non comunicano la loro positività al medico curante. Questo significa che i casi reali potrebbero essere molti di più.

Omicron 5, come noto, è una sottovariante di Omicron, che è stata rilevata, per la prima volta, in Botswana, in Africa, a novembre 2021 e si è distinta per la sua alta contagiosità. Le sottovarianti scoperte di recente, quindi Omicron 4 e 5, presentano sintomi diversi, e meno preoccupanti, rispetto al virus originale. Prestate attenzione a febbre alta e mal di gola, raffreddore, rosse, debolezza generale, dolori articolari e muscolari, inappetenza.

Meno presenti sintomi come perdita del gusto, dell’olfatto, mal di testa e difficoltà respiratorie. L’incubazione della Omicron 5 dura 2-3 giorni, mentre ci si negativizza in 5-7 giorni. La preoccupazione sta nel fatto che è resistente agli anticorpi sviluppati in precedenti infezioni, e ai vaccini, con una buona possibilità che chi ha ricevuto la dose booster possa reinfettarsi.

Secondo gli esperti, il picco di questa ondata dovrebbe arrivare a fine luglio, quando si potrebbe arrivare a 2 milioni di positivi. Capiamo bene che, dinnanzi a questi numeri, la situazione negli ospedali diventerebbe preoccupante, mettendo nuovamente in difficoltà il sistema sanitario. Il Governo, a quel punto, potrebbe ricorrere a nuove restrizioni e già da ora si parla di un potenziale lockdown.

Chi sperava che l’arrivo del caldo potesse ridurre i contagi, si è trovato di fronte a questa brutta notizia e in tanti si sono, giustamente, chiesti perché i contagi crescono nonostante le alte temperature. Ciò dipende dalla grande contagiosità della variante Omicron 5. “Contro quella caratteristica non può fare molto l’estate, cioè il periodo caldo nel quale si vive di più all’aperto“, ha dichiarato l’epidemiologo di Milano Fabrizio Pregliasco a Repubblica.