Una tremenda scoperta ha sconvolto questa mattina l’ospedale di Piacenza, in Emilia-Romagna. Durante le prime ore del giorno, un’addetta alle pulizie ha rinvenuto un feto all’interno di un sacchetto gettato in un cestino dei rifiuti situato nei bagni del pronto soccorso della struttura. Il ritrovamento è avvenuto nei servizi igienici accessibili al pubblico e ai pazienti, al piano terra dell’edificio, nei pressi dell’ingresso utilizzato per il trasporto in barella.
La donna, visibilmente scossa dalla scoperta, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato accertamenti con il supporto del Nucleo investigativo e della sezione scientifica. Le operazioni si sono concentrate sulla raccolta di testimonianze e sulla ricerca di eventuali immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area.
Stando a quanto trapelato dalle fonti investigative, il piccolo corpo era avvolto in un sacchetto contenente anche alcuni stracci intrisi di sangue. A destare l’attenzione dell’addetta alle pulizie sarebbero state proprio le vistose tracce ematiche nei pressi del bagno, che hanno portato alla macabra scoperta.
Le autorità stanno cercando di risalire all’identità della persona che ha abbandonato il feto, ipotizzando che possa essersi trattato di un aborto spontaneo non denunciato o di un’interruzione volontaria nascosta. Al momento nessuna pista è esclusa, e non si esclude nemmeno che la donna coinvolta possa aver richiesto cure mediche in seguito all’episodio.
Il feto è stato trasferito presso l’istituto di medicina legale per gli accertamenti del caso, che chiariranno l’età gestazionale e le eventuali cause del decesso. Intanto, l’ospedale ha rafforzato le misure di controllo agli ingressi, mentre la direzione sanitaria ha espresso sgomento per quanto accaduto, ribadendo la piena collaborazione con gli inquirenti.