Choc in aula, mostrata la foto di uno dei neonati senza vita: la reazione di Chiara Petrolini (2 / 2)

Un momento di forte impatto emotivo ha segnato l’udienza del processo a carico di Chiara Petrolini, la 22enne di Parma accusata del delitto dei suoi due figli neonati e dell’occultamento dei corpi. La giovane, attualmente agli arresti domiciliari, ha formalmente rinunciato a presenziare alla propria audizione, richiedendo attraverso il suo avvocato, Nicola Tria, di poter lasciare il tribunale e rientrare a casa.

La scelta è giunta immediatamente dopo la visione in aula di una fotografia, scattata dal personale del 118, che ritraeva il corpicino di uno dei due bambini, rinvenuto senza vita lo scorso 9 agosto nella sua abitazione a Vignale di Traversetolo. L’immagine ha provocato una reazione di profonda turbamento nella Petrolini, che ha chiesto di allontanarsi.

A descrivere le circostanze del ritrovamento è stato il maresciallo dei Carabinieri Carlo Salvatore Perri, primo a giungere sul posto. “Da padre non mi sembrava un feto, ma un bambino formato”, ha dichiarato l’ufficiale alla Corte, ammettendo la propria difficoltà emotiva nel gestire la situazione in prima persona, prima dell’arrivo del medico.

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Nel corso dell’udienza, il giudice ha ufficialmente disposto una perizia psichiatrica sulla Petrolini, affidata alle dottoresse Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli, come richiesto dalla difesa e già ammessa nello scorso giugno. Una decisione non condivisa dalla pubblica accusa e dalle parti civili, tra cui l’ex fidanzato Samuel Granelli e i rispettivi genitori.

La procuratrice Francesca Arienti si è espressamente opposta, sottolineando come non esistano, a suo dire, elementi oggettivi a supporto della richiesta – né nella storia personale né nella cartella clinica della giovane – che indichino l’esistenza di patologie psichiatriche pregresse. L’aula, gremita di familiari, ha così vissuto un’alternanza di silenzi carichi di pathos e cruciali passaggi procedurali, in un processo che continua a scuotere l’opinione pubblica.