I cimiteri dovrebbero essere i luoghi del silenzio, della pace, della commemorazione dei defunti. Un luogo per sentire più vicini i propri cari, per poter lenire la sofferenza.
Dovrebbero essere i luoghi in cui porre un fiore sulla tomba della persona scomparsa, raccogliersi in preghiera, tenerne vivo il ricordo. Insomma, posti in cui poter staccare dalla frenesia della quotidianità.
Ritagliarsi dei momenti di assoluto silenzio non è mai sbagliato e se recarsi a pregare sulla tomba di un caro serve a sentirsi più leggeri, ben venga. Purtroppo, però, nemmeno per i morti pare ci sia pace.
Sono diversi i casi di cronaca che avvengono proprio all’interno di questi luoghi e che invitano a riflettere su quanto, il fenomeno, sia sempre più diffuso.
Cosa sta accadendo? Come mai tutta questa crudeltà inaudita anche nei confronti di chi non fa più parte della dimensione terrena? Vi riporto un episodio accaduto ad aprile 2018 a dimostrazione di quanto vi ho detto prima.