Chiara Petrolini, Paolo Crepet ci va giù duro: "I genitori.. (2 / 2)

Lo psichiatra Paolo Crepet ha espresso forti critiche riguardo alla situazione familiare di Chiara Petrolini, la giovane accusata del delitto dei suoi neonati. Crepet si chiede come sia possibile che i genitori e il fidanzato non si siano accorti di nulla, ipotizzando che o ignorassero volutamente o non conoscessero realmente Chiara.

“Penso che non si conoscessero. Di genitori che sanno poco o nulla dei loro figli è pieno il Paese. Una mamma o un papà spesso (al 90%) non sanno dov’è la figlia quindicenne alle 3:00 di notte. Oppure hanno una vaga idea, anche su chi frequenta, cosa vuole e ancora meno di cosa vuole fare nella vita. Queste domande non si fanno più. Il rapporto tra genitori e figli non esiste più. Scrissi “Non siamo capaci di ascoltarli” 30 anni fa. Era ancora prima di Novi Ligure. Poi ci fu il delitto di Cogne. È un peggioramento dal punto di vista dell’indifferenza”, ha dichiarato il noto psicologo.

Secondo Crepet, il rapporto tra genitori e figli è spesso inesistente, e questa distanza genera indifferenza. Il dottore accusa le famiglie di non voler affrontare i problemi dei propri figli per comodità, preferendo evitare il ruolo genitoriale. Crepet sottolinea che l’incapacità di riconoscere segnali di disagio o di stabilire regole familiari riflette una crisi sociale e morale.

Poi aggiunge: “Potrebbe essere, ragionando per assurdo, che non volessero invadere la privacy della figlia anche se avevano sospetti? Ma allora perché metterla al mondo? Per abbandonarla a se stesso? Per non fargli domande strane? I figli si fanno proprio per questo. Il figlio non è comprarsi una macchina e metterla in garage. Questi genitori, evidentemente, non hanno la più pallida idea di cosa vuol dire educare.  

Ritiene che questo distacco emotivo si sia accentuato anche a causa della tecnologia, che ha distrutto l’infanzia e indebolito le relazioni umane. Per lo psichiatra, la situazione di Chiara sarebbe potuta continuare se non fosse stata scoperta, evidenziando similitudini con altri casi tragici di cronaca.