Chiara Petrolini, la scoperta da brividi sulla mamma (2 / 2)

Il giudice per le indagini preliminari non ha dubbi: Chiara Petrolini “disprezza la vita umana e potrebbe rifarlo”, ragion per cui   i suoi genitori,  “che non si sono mai accorti di nulla”, non sono stati ritenuti  “idonei a neutralizzare il rischio che la ragazza cerchi di attirare nel suo domicilio gente estranea”.

Tradotto in sintesi:  la Procura di Parma ha chiesto il penitenziario per la ragazza, presentando appello al Tribunale del Riesame di Bologna ,contro l’ordinanza del 19 settembre con cui il Gip di Parma ha disposto i domiciliari per la Petrolini, accusata di delitto volontario premeditato.

Il procuratore,  in un comunicato stampa,  ha dichiarato che non possano esserci altre vie alternative al penitenziario poiché  non  è possibile che Chiara possa essere controllata dai genitori, ossia da coloro che, in casa propria, non si sono mai  accorti di nulla.

Alfonso D’Avino, il procuratore capo di Parma, intervistato da Repubblica, ha spiegato che “Chiara potrebbe uccidere ancora e per questo deve stare in ce”. Dello stesso parere era stato anche il gip solo che stavolta è chiesta la detenzione in cella.

Chiara non ha chiesto di essere risentita dopo l’interrogatorio di garanzia durante il quale non ha risposto alle domande del giudice, restando in silenzio per 40 minuti.  Le uniche certezze sono che  Chiara avrebbe fatto tutto da sola e che   nessuno avrebbe saputo nulla delle sue gravidanze. Insomma, il caso dei due neonati sepolti in giardino è tutt’altro che risolto, infittendosi sempre di più. Noi continueremo a seguirlo, fornendovi i dovuti aggiornamenti.