Una nuova ipotesi è al vaglio degli inquirenti che stanno lavorando senza sosta per capire il vero motivo che ha portato Chiara Petrolini a macchiarsi di questi reti.
Attraverso Repubblica apprendiamo che gli investigatori, raccogliendo le testimonianze degli amici della studentessa, oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di delitto premeditato e occultamento dei corpicini dei suoi figlioletti, sono venuti a sapere che Chiara sarebbe stata violentata due mesi prima di rimanere incinta di Samuel, circa due anni fa. Chiara avrebbe deciso di non parlarne con i genitori né di denunciare.
Colui che avrebbe abusato di lei, dopo una serata tra amici, è stato identificato e presto gli inquirenti lo interrogheranno. Non avendo la studentessa denunciato entro un anno, non potrà essere perseguito.
Resta comunque da capire se la Petrolini abbia fatto tutto da sola, come il procuratore di Parma ritiene o se ci siano dei complici. Durante la gestazione, è certo che la ragazza, sul web, abbia cercato consigli su come accelerare il parto, sui farmaci abortivi, sulla sindrome alcolica fetale.
Il caso è ancora lontano dalla sua totale risoluzione, mentre è in corso l’analisi dei genitori della ragazza, che risultano ancora indagati formalmente. Si continua a indagare a 360 gradi, perché il vero movente, che ha guidato la mano di Chiara, va ancora rintracciato. Nel frattempo, però, sappiamo cosa ha subito, sebbene non lo abbia raccontato agli inquirenti ma sia venuto fuori dalle testimonianza dei suoi amici che lo hanno riferito a chi indaga.