Chiara inizialmente aveva negato la gravidanza, ma una visita ginecologica e i risultati del DNA hanno confermato la sua maternità. Le indagini si sono intensificate dopo il ritrovamento di un secondo neonato, i cui resti erano sepolti da circa un anno. Dopo la scoperta, Chiara ha ammesso di essere anche la madre di quel bambino.
La Procura potrebbe ora richiedere una nuova misura cautelare, precedentemente negata, a causa del ritrovamento del secondo corpicino. Gli inquirenti stanno inoltre esaminando il possibile coinvolgimento di altre persone, tra cui amici e familiari della giovane. La comunità locale, scioccata dagli eventi, descrive Chiara come una ragazza solare e disponibile, che lavorava come babysitter e commessa.
Il caso di Chiara, 21 anni, accusata di omicidio volontario e occultamento dei due corpicini, continua a sconvolgere la comunità di Vignale di Traversetolo. Il nodo da sciogliere resta quello del presunto delitto. A tal proposito, i primi risultati dell’esame autoptico sembrano fornire alcuni indizi utili.
Il corpo del suo neonato, partorito vivo e ritrovato privo di vita nel giardino di casa, presenta una ferita alla testa, ma resta incerto se sia stata causata volontariamente o accidentalmente durante la sepoltura. Non resta che attendere i risultati di nuovi accertamenti del medico legale.
Il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto, ha espresso il senso di colpa che pervade la comunità per non aver colto i segnali di disagio di Chiara. La sua immagine di ragazza rispettabile e impegnata, anche nel ruolo di catechista, rende ancora più difficile per i suoi concittadini comprendere quanto accaduto.