
Un gesto dovuto, all’improvviso, ha innescato una reazione di inattesa violenza mediatica.Nonostante l’enorme rispetto per l’artista scomparso, l’atto della conduttrice Maria De Filippi, volto a onorare la memoria, ha creato una faglia inattesa nella quiete della rete. Il mondo dei social, spesso implacabile, si è trasformato in una cassa di risonanza per l’indignazione.
Ciò che doveva essere un semplice tributo, si è rapidamente trasformato in un argomento di acceso dibattito tra gli utenti e migliaia di post hanno urlato alla “cafonata” ma cosa è accaduto? Maria De Filippi ha inviato una corona di fiori ,una gigantesca corona di calle bianche, spuntata al lato del portale della chiesa.
Sulla corona era adagiato un nastro, candido come i fiori, con su scritto il mittente, Maria De Filipppi e poco più in là, un’altra corona, fella stessa grandezza e con gli stessi fiori, di colore scarlatto, con il mittente Amici. Pur essendo un atto formale di vicinanza, è stato percepito da gran parte del pubblico come eccessivo o fuori luogo.

La polemica, rapidamente diffusasi sui social, ha messo in discussione l’opportunità e la misura del tributo in un contesto così privato.A fare da contraltare al chiasso della rete, c’è stata la testimonianza silenziosa e sentita lasciata all’interno della chiesa. Diversi colleghi e personalità di spicco, in un gesto di affetto sincero e lontano dalla telecamere, hanno lasciato un pensiero sul libro delle firme.
Questi messaggi scritti a mano, completamente estranei alla polemica innescata dal singolo omaggio floreale, miravano unicamente a esprimere pubblicamente la stima e l’affetto verso il Maestro.Di fatto, la discussione sui social ha finito per oscurare, almeno per un momento, la memoria dell’artista, ponendo l’attenzione più sulla controversia che sul tributo alla sua carriera. L’episodio, destinato a far discutere ancora a lungo, ha messo in luce, ancora una volta, la distanza tra il rito del lutto e il giudizio, spesso affrettato, della platea digit