Cervia, rompe il silenzio il marito di Elisa Spadavecchia (2 / 2)

Come può un marito accettare il decesso così straziante della moglie?   Sfregola, carabiniere che si  è congedato nel 2016, marito della povera Elisa, in un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: «Mia moglie era andata a fare una passeggiata e io ero rimasto con altri amici a fare una partita»

Ha la voce rotta dal pianto, aggiungendo  di non sapere nulla di più di tutto ciò che viene messo nero su bianco dalla stampa che si sta occupando del caso della moglie.

Il conducente della ruspa che ha investito Elisa è  Lerry Gnoli,  che si è messo alla guida “senza patente, ha un precedente specifico ed era dedito agli stupefacenti.”, ha aggiunto, precisando:  : «Eppure in un sabato mattina andava su è giù con una ruspa non so di quante tonnellate a stritolare esseri umani. Cos’altro aggiungere?».

L’uomo ha descritto  sua moglie come una persona molto atletica e quel giorno era uscita a fare una passeggiata, come faceva spesso, portando con sé il telefonino, mentre lui è rimasto nell’ hotel Zadina. Il tempo passava e lei non rientrava, per questo Sfregola ha provato a chiamarla più volte, senza riuscire però a raggiungerla. A quel punto si è ricordato che la moglie aveva con sé anche un iPad e lo ha usato per localizzarla con la funziona “trova iPhone”.

Il comandante ha aggiunto: «Mi sono fatto accompagnare nel punto esatto dove, purtroppo, ho trovato mia moglie. A me non l’hanno fatta vedere, ma mi hanno detto che anche il bagnino che aveva assistito alla scena si è sentito male ed è finito in ospedale». Elisa e il marito erano divenuti nonni da poco,  e ora sono i ricordi a dominare la scena, nello strazio più totale. Il suo ultimo ricordo è quello della colazione, assieme, quel sabato mattina, prima che la donna venisse investita.