Cecchi Paone choc, le pesantissime parole sulla Meloni: “È una…” (2 / 2)

La neopremier, che proprio in questi momenti è alle prese con il passaggio di consegna con Mario Draghi, godendosi la sua vittoria, stata pesantemente accusata da Cecchi Paone.  Il giornalista, ospite a L’Aria che tira su La 7; programma condotto dalla bravissima Myrta Merlino, si è lasciato andare ad un’affermazione davvero forte.

Queste le parole da lui proferite: “Giorgia Meloni è una delfina, lo è stata di Fini e di Berlusconi”. Ma cosa c’entra il delfino con la leader di Fratelli d’Italia, trionfatrice delle elezioni politiche del 25 settembre? E’ stato lo stesso conduttore, che si è spesso occupato di scienza, a precisare per quale motivo la Meloni è stata paragonata proprio a questo animale: “Questo spiega perché ad alcuni, che pure non condividono la sua cultura politica, lei sia simpatica, perché i delfini sono simpatici, giocherelloni, sembrano molto amichevoli”.

Da grande studioso del mondo animale e del comportamento da essi messo in atto, ha lanciato l’ennesima frecciatina, per nulla velata, alla premier : “I biologi marini mi insegnano che i delfini possono essere pericolosissimi, con i colpi di coda possono ferire o addirittura uccidere. Quindi attenzione a questa apparente simpatia”. Ma Cecchi Paone non risparmia colpi neppure per Berlusconi in quanto se la Meloni è una delfina, Silvio “È un vero squalo e mi permetto di ricordare che non è un’offesa, è l’unico animale che è sopravvissuto a tutte le cinque grandi estinzioni zoologiche della storia del pianeta Terra. Sono praticamente immortali”.

Collegato con Myrta Merlino direttamente dal suggestivo Acquario di Napoli, Cecchi Paoni, forse, avrà scelto proprio tale posto per trovare l’ispirazione giusta per il suo discorso, utilizzando le metafore dei pesci per parlare del nuovo governo. Ma a carattere decisamente marino è stato tutto il suo intervento, sferrando colpi a destra e a manca.

Non si è risparmiato Salvini, descrivendolo come un polipo che si attacca alla prima situazione che gli consente di stare a galla; per poi invitare la Meloni a riflettere sul fatto che “Berlusconi è uno squalo, non muore mai e neanche stavolta ha abbandonato la voglia di lasciare il segno. Ricordo poi che gli squali hanno varie dentature rotatorie. Se un dente si spezza, ruota la dentatura e ne spunta un altro” Andrea Mancia, direttore dell’Opinione a quel punto ha controbattuto: “Ma lo squalo ha un grosso problema, non sta in branco e tende a non fare squadra e questo per Forza Italia potrebbe essere un grosso problema. Provate a immaginare se un governo di centrodestra cadesse per colpa di Berlusconi”.